Luino | 7 Febbraio 2018

Luino, lo sfogo dei dipendenti del Comi: “Disinteresse della politica per la nostra emergenza”

Con una dura lettera il personale sottolinea una scarsa attenzione delle istituzioni, e rivolge un appello al commissario Pesenti: "Rimanga con noi dopo il mandato"

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Dopo mesi davvero complicati, durante i quali il futuro di una struttura fondamentale come il Monsignor Comi è stato più volte messo in discussione dal susseguirsi degli eventi, la casa di riposo di via Forlanini apre il 2018 con la speranza che questo sia l’anno della svolta. Dopo l’esperienza del commissariamento, infatti, l’obiettivo fissato per i prossimi mesi è quello di procedere con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, ipotesi che l’Agenzia per la Tutela della Salute, e lo stesso commissario Pesenti, hanno designato con convinzione prima di Natale.

Lungo il percorso che conduce all’autonomia, e quindi a un nuovo punto di partenza per la Fondazione, dopo sforzi, sacrifici e progressi, compiuti in particolare dal 2016 ad oggi, si è alzata nelle scorse ore la voce di un gruppo di dipendenti, motivati in vista delle novità a sottolineare diversi aspetti della risalita.

Con una lettera dai toni decisi alcuni membri del personale hanno infatti ripercorso le difficoltà affrontate, secondo il loro punto di vista, senza un adeguato supporto da parte delle istituzioni locali. Il messaggio, riportato di seguito in forma integrale, funge inoltre da promemoria per le dinamiche di partito, strategie che, per gli autori del testo, non dovranno condizionare la gestione del nuovo corso.

Con la presente lettera alcuni dipendenti della Fondazione Onlus Mons. Comi, vogliono dare voce alle proprie opinioni in merito ai recenti articoli pubblicati da alcune testate giornalistiche, sul commissariamento della Fondazione. Dopo la chiusura della R.S.A. di Agra un politico ha posto la sua attenzione sull’emergenza della Fondazione Comi. Perché solo dopo la chiusura della R.S.A. e non prima?

L’argomento è stato discusso recentemente in una seduta del Consiglio Comunale di Luino. Vogliamo ricordare a tutti i cittadini che nel 2012 gli utenti ed i dipendenti della Fondazione, si sono trovati in un situazione finanziaria alquanto disastrosa, causa di tensioni e preoccupazioni. Tutti i signori politici sono rimasti indifferenti di fronte a questo contesto, limitandosi a scrivere qualche articolo qua e là per un breve periodo. Ogni tanto si svegliavano dal letargo ma sempre con tanto disinteresse. L’unico che ha ascoltato, e si è interessato alle sorti della Fondazione, è stato l’architetto Corrado Moro, ex sindaco di Dumenza, ma purtroppo essendo da solo non ha potuto fare molto.

Oggi, noi dipendenti, chiediamo e vogliamo che gli interessi politici e di partito rimangono fuori dalla gestione di questa Istituzione, perché di raccomandati politici messi sul podio delle responsabilità ne abbiamo, e capirai… A buon intenditore poche parole. Abbiamo rischiato la chiusura di una struttura molto importante sul territorio, 182 utenti sarebbero stati costretti a trovare sistemazione altrove, e avremmo perso 160 posti di lavoro.

Sotto la guida del commissario straordinario Dott. Maurizio Pesenti, e con grandi sacrifici da parte di tutti, siamo giunti ad una situazione economica alquanto stabile. Pertanto, noi dipendenti del Comi, riteniamo doveroso esprimere i nostri più sinceri ringraziamenti al Commissario Pesenti, per aver curato con grande tenacia il risanamento della Fondazione, raggiungendo l’obiettivo per cui era stato scelto. Noi vogliamo continuare il cammino che abbiamo intrapreso con lui per il prossimo futuro, portando la Fondazione alla totale ripresa e a livelli qualitativamente più alti.

Visto gli ottimi risultati raggiunti, vogliamo che lui rimanga con noi e venga nominato Direttore generale, potendo così continuare il suo lavoro senza dover rendere conto a politici e partiti. Ci auguriamo che il futuro possa proseguire sul cammino fatto finora, e magari ancora in sua compagnia. Intanto, semplicemente grazie.

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