Luino | 19 Gennaio 2018

Mons. Comi, premiata la grande creatività dei partecipanti alla rassegna dei presepi. Ecco i vincitori

Ben ventuno le opere esposte presso la casa di riposo di Luino, giudicate da due giurie. A vincere Valentina Matteazzi, una bimba di 10 anni

Mons. Comi, premiata la grande creatività dei partecipanti alla rassegna dei presepi. Ecco i vincitor
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Si è concluso anche quest’anno, l’ormai tradizionale “Concorso Presepi” alla Fondazione Mons. Comi di Luino, dove hanno partecipato ben ventuno opere, tutte di ottima qualità.

I presepi in esposizione sono stati valutati da due giurie: la prima presieduta da un esperto d’arte, Diego Intraina, diplomato al liceo artistico e laureato al Politecnico, che ha gentilmente messo a disposizione le sue competenze di architetto, la cui passione per l’arte lo guida nella quotidianità e nello svolgimento della sua professione di urbanista e paesaggista. La seconda era una giuria popolare, formata da ospiti, dipendenti e visitatori.

Dalla valutazione della critica è risultato vincitore il presepe di Valentina Matteazzi, una bimba di 10 anni che con la sua opera ha reso fiaba “la magia del Natale”. Al secondo posto ex-equo si sono classificai il presepe della struttura protetta del Mons. Comi e della scuola delle Motte, mentre al terzo posto il presepe della scuola materna di Dumenza.

I voti della giuria popolare sono invece andati ai presepi di Raffaele e Daniele Donadio ed ai presepi della fondazione Mons. Comi.

Grande soddisfazione delle educatrici per la partecipazione e l’entusiasmo, con cui la popolazione ha aderito al concorso, che contribuisce a creare un clima di allegria durante il periodo delle feste, rendendo speciale il Natale degli ospiti.

Oltre ai vincitori citati hanno partecipato al concorso l’ANFFAS Luino, Antonio Riva, Centro Diurno Mons. Comi, Centro Diurno Villa Maria, Lucia, La Sciuera, Candido Quatrale, la Cucina del Mons. Comi, il Mondo di Antonella, l’ASD Arti del Lago, Giulio da Leggiuno, associazione Cavona, Oratorio di Germignaga, Maria Baratelli e la Scuola Materna di Mesenzana.

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