Alto Varesotto | 22 Dicembre 2017

Comunità Montana, Liste Civiche a Pellicini: “Da che pulpito viene la predica?”

Duro l'attacco del gruppo "Liste civiche Valli del Verbano" al sindaco di Luino, che negli scorsi giorni aveva difeso l'amministrazione Piccolo

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“Pur volendo essere ‘buoni’, cercando di vivere un clima natalizio che ci auguriamo possa portare doni e concretizzare promesse mai mantenute, ricordiamo al sindaco di Luino che purtroppo in questi anni chi ha voluto escludere molti comuni che fanno parte delle comunità montana delle valli del Verbano non siamo stati noi, che chiediamo a gran voce  di discutere dei temi veri della gente. Questa esclusione ha molti padri, compreso il suo atteggiamento forse così interessato all’argomento da una logica che sposta il baricentro verso gli interessi prevalenti del comune da lui rappresentato a scapito delle esigenze generali del territorio comunitario che non trovano risposta alle gravi emergenze che sta vivendo il nostro territorio”. Inizia così il lungo comunicato stampa di replica ad Andrea Pellicini, da parte degli amministratori di minoranza del gruppo “Liste civiche Valli del Verbano”. Il sindaco di Luino negli scorsi giorni aveva difeso l’amministrazione Piccolo, chiedendo agli amministratori locali di lasciare lavorare in pace il presidente.

“Augurandoci che voglia affrontare questi complessi temi – continua la nota stampa -, quali la perdita delle innumerevoli fonti di finanziamento per una condizione di incapacità dell’ente, il lavoro, la viabilità, i problemi dell’agricoltura, della montagna, del disagio giovanile, della condizione del frontalierato, le azioni di rilancio turistico di un territorio così bello come è complessivamente quello della comunità montana nel suo insieme ricco di potenzialità e prospettive e… molti altri temi di interesse comunitario, invitiamo il Sindaco di Luino a rientrare in una dimensione che consenta al territorio di spendere le proprie potenzialità attraverso una visione comune non vincolata dagli interessi primari che prevalentemente riguardano solo alcuni comuni del territorio”.

Purtroppo alle tante criticità espresse si aggiungono quelle recentemente segnalate dal COAV, che suscitano in noi preoccupazione e sconcerto. Non è ammissibile – si legge ancora – che un ente così importante, possa sentirsi ‘non più supportato dalla volontà politica ed Amministrativa dell’Ente’ e si affermi come ‘si assiste invece alla volontà di frenare l’attività del Coordinamento sia in termini Amministrativi sia, da parte della Direzione dell’Ente, di costipare la gestione del Servizio attraverso la riduzione delle risorse del personale degli uffici competenti, in controtendenza con quanto a suo tempo auspicato, di avere ulteriori risorse di personale'”.

Di fronte a queste denunce, vogliamo ribadire il massimo sostegno e la gratitudine a chi opera per tutelare il nostro territorio, dipendenti e volontari, e auspichiamo che al più presto venga organizzato un momento di discussione ascolto e confronto per dissipare anche la minima ombra”.

Da parte nostra, assicuriamo da subito la massima disponibilità. Si pongano, Piccolo e Pellicini, alcune domande analizzando le spese di questi anni della Comunità Montana e ragionino sulle grandi occasioni perse da una miope politica amministrativa di chiusura per arrivare al superamento di un interesse che ci sembra molto di parte. Noi siamo disponibili a trovare soluzioni che in tempi rapidi sappiano affrontare le grandi necessità del territorio ricordando che la comunità montana è un ente di secondo livello, (cioè non eletto direttamente dai cittadini), che ha il compito di rappresentare tutti i comuni ed in particolare gli interessi generali della popolazione che complessivamente in questo grande contesto abita”.

Ma in quanti modi lo dobbiamo dire, che cosa ancora dobbiamo fare per evitare che un simile atteggiamento, probabilmente stimolato proprio dal Sindaco di Luino, possa far pagare un cosi alto prezzo alla Comunità Montana delle Valli del Verbano? Come possiamo far capire che il compito degli amministratori non può essere relegato ad un ruolo di servile alzata di mano ma che deve porsi nel tema, nella condizione di bisogno e in un ragionamento di costruzione di una prospettiva territoriale attraverso una visione complessiva degli interessi di sviluppo del territorio?”.

Vogliamo tornare ad una politica che miri al bene comune, che superi le schermaglie che affollano le pagine dei giornali in favore di un’azione vera e fattiva. Lo facciamo perché crediamo nella politica e nel nostro territorio – spiegano i sindaci del gruppo “Liste civiche Valli del Verbano” -, che potrebbe, attraverso un sistema davvero comunitario sviluppare le grandi potenzialità che ha. Non smetteremo di lavorare in questa direzione sperando di trovare ascolto in chi ha il dovere di rappresentare il territorio attraverso un azione coordinata tra i comuni  e una concreta volontà di collaborazione”.

Firmato da alcuni Sindaci della Comunità Montana delle Valli del Verbano, che impropriamente vengono definiti di minoranza.

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