Luino | 23 Novembre 2017

“Tecnologia consapevole”, guida per genitori sui pericoli di web e social. L’intervista a Alessandro Bordin

Il libro del giornalista luinese di Hardware Upgrade è uscito da poco ed è disponibile per l'acquisto online. Una guida per i genitori alla scoperta di internet

Tempo medio di lettura: 4 minuti

Da qualche giorno è disponibile il libro “Tecnologia consapevole. Guida per genitori sui pericoli reali del web e della tecnologia e consigli su come difendersi” scritto da Alessandro Bordin, giornalista per Hardware Upgrade, realtà con sede nel nostro territorio e rilevanza nazionale incentrata sul mondo della tecnologia. Abbiamo scambiato due parole con l’autore, germignaghese di residenza e luinese di nascita, per capire meglio di cosa si tratta.

Perché hai scritto il libro?

L’idea girava da tempo ma giaceva insieme alle altre nel famoso cassetto. L’occasione è venuta da una cena in famiglia in cui Sara, nipotina quasi adolescente, si è messa a discutere animatamente con la propria mamma riguardo a un’offerta imperdibile di non ricordo quale prodotto o servizio, visto ovviamente online su Facebook e Instagram. Visibilmente una truffa, ma non certo per tutti e soprattutto per i più giovani. Mi sono reso conto con maggiore chiarezza di quanto sia facile oggi cadere nei tranelli di chi fa affidamento sulla nostra buona fede e soprattutto quella dei più giovani, anche nei rapporti interpersonali e non solo per le truffe. Da lì l’idea di mettere in fila tutta una serie di rischi e la volontà di educare ad un utilizzo della tecnologia più consapevole.

Da dove nasce questa necessità?

La necessità è sotto gli occhi di tutti. Cito un esempio che trovate anche nel libro “Tecnologia Consapevole”: se per strada vi offrono un iPhone a 100 euro, quando il suo prezzo è di 800 euro, tutti siamo portati a pensare che vi sia sotto qualcosa di losco. Online questa legittima diffidenza è molto più blanda, perché è risaputo che su internet si possono anche fare buoni affari. Ma non vorrei che il libro passasse come qualcosa di incentrato solo su questo aspetto: si parla anche dei rischi legati al mondo social come la condivisione di fotografie, di adulti e di bambini, i messaggi scambiati in privato, la legittimità o meno per un genitore di controllare lo smartphone del proprio figlio, l’ossessiva ricerca di protagonismo, il bullismo digitale, il sexting e molto altro ancora.

Quali i dati raccolti?

Fonti accademiche, libri sull’argomento, soprattutto di sociologia e psicologia e molta esperienza personale che arriva da vent’anni di giornalismo in ambito tecnologico.

Di cosa parla il libro in generale?

Il libro si incentra sui rischi di un utilizzo troppo disinvolto di smartphone, tablet e PC, specie da parte dei più giovani che pensiamo essere mediamente molto più “tecnologici” degli adulti. E’ rivolto ai genitori ma non solo a loro, in generale a chiunque è stato travolto da tutte queste novità tecnologiche senza avere avuto il tempo, il modo o la voglia di informarsi e capirci di più. Oggi abbiamo tutti poco tempo, motivo per cui è stata una sfida cercare di condensare in poco più di 70 pagine tutto quello che c’era da dire. Utilizzare più pagine però poteva scoraggiare chi ormai legge poco, proprio per mancanza di tempo. Fa parte di un progetto più ampio, che prevede corsi e conferenze di educazione all’utilizzo della tecnologia in modo consapevole.

Cosa ne pensi dei gruppi Facebook in cui insulti e litigi sono all’ordine del giorno?

Ne faccio accenno nel libro. Il fenomeno è diffuso in tutto il mondo, indistintamente. Il mondo dei social permette a tutti di avere voce in capitolo su ogni cosa con un diffuso senso di impunità per ciò che si dice, liberando istinti e comportamenti che non si terrebbero affatto in una discussione de visu, anche con sconosciuti. La tecnologia c’entra poco, se ci pensi: anche al volante si osservano comportamenti simili, con persone normalmente pacate ma che diventano delle furie se non parti immediatamente quando scatta il verde. L’uomo in senso generale ha una personalità molto complessa, di cui scopriamo sempre più quando fenomeni così globali come i social network diventano di massa. Non è un caso che siano lo studio principale delle scienze comportamentali. Non so sinceramente cosa pensare, se non prendere atto che è una nuova forma di comunicazione che mi preoccupa.

Come si inseriscono in questo mondo social i minori?

Di solito con una forte dose di incoscienza, anche se spesso in buona fede. Ma non ne faccio certo loro una colpa, tutti lo siamo stati a quell’età, semplicemente avevamo meno mezzi per esprimerla. Sono i genitori o chi esercita la patria podestà a dover educare ad un utilizzo consapevole e sicuro del mondo web in generale, perché i rischi sono altissimi e potenzialmente molto duraturi, poiché molti contenuti messi online potrebbero rimanerci anche per sempre. Ma purtroppo in una generazione è cambiato tutto e troppo in fretta e sono moltissimi i genitori impreparati ad affrontare questi pericoli.

Quali consigli ci daresti?

Informarsi per capire e non guardare al mondo della tecnologia come se fosse ostile, difficile e da evitare. Oppure tutto meraviglioso. Internet, per citare un esempio, può essere una fonte inesauribile di informazioni e uno strumento di grande utilità pratica, ma tutto dipende dall’utilizzo che se ne fa. Lo ripeterò fino alla nausea. Certo, occorre informarsi ed essere preparati a dare ai propri figli i consigli giusti, senza dare nulla per scontato. Come ad esempio che siano dei fenomeni con la tecnologia perché utilizzano lo smartphone con maggiore ed apparente maestria rispetto a noi. Al contrario, i più giovani sono la generazione tecnologicamente più ignorante, spesso incapaci di usare un PC salvo le operazioni più rudimentali. Lo spiego all’inizio del libro, quindi se volete saperne di più… vi invito alla lettura e a condividere i pareri anche utilizzando Facebook.

Dove si acquista?

Su Amazon. Sia informato cartaceo, sia in formato ebook, e costa meno di due birre medie…

Per acquistare il libro:

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