Luino | 9 Luglio 2017

Dai banchi del Liceo al progetto “Yorci”, quattro ragazzi con la passione per la natura della nostra zona

L’amore per la natura e le sue creature: questo alla base dell’iniziativa. Lo scopo? Monitorare e scoprire la fauna dell'Alto Varesotto

Dai banchi del Liceo al progetto
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Un incontro avvenuti otto anni fa tra i banchi del Liceo Sereni di Luino e una passione che ora li spinge sempre più avanti. E’ questo l’inizio dell’avventura di quattro giovani studenti luinesi, Riccardo Bacilieri, Gabriele Brambini, Matteo Cristiano e Riccardo Lattuada, accomunati dalla passione per la natura, in particolare per gli animali. Un’esperienza cominciata quasi per scherzo, ritrovandosi nel doposcuola per escursioni nei sentieri di montagna nelle nostre valli, e che man mano si è trasformata in una ricerca più approfondita di tracce e abitudini della fauna nei dintorni.

Quindi sono iniziati gli appostamenti al tramonto e all’alba, prima con il solo supporto di un binocolo, poi con l’uso di fototrappole, strumenti semplici ma congeniali che incorporano in sé una videocamera, dei sensori di movimento e luci led ad infrarossi per le registrazioni notturne. Un dispositivo che si attivasse autonomamente alla percezione di un movimento nel suo raggio d’azione si è rivelato l’apparecchio adatto per monitorare e registrare i movimenti degli esseri che popolano i nostri boschi, senza che venissero disturbati nel loro habitat.

Un’esperienza che ha iniziato a coinvolgerli sempre di più e ad avere dei lineamenti più seri. E allora come non comunicare al mondo intero, nell’era digitale di cui sono protagonisti, le loro scoperte con l’apertura di una pagina Facebook e un canale YouTube, per divulgare i video e gli scatti più belli ed interessanti, corredati da una breve descrizione pseudoscientifica e da qualche curiosità. Oltre che una passione, a cui è stato dato un nome “Yorci”, un servizio alla comunità per far conoscere quasi dal vivo la fauna che vive nei dintorni dell’Alto Varesotto.

Col tempo, nel corso dei mesi, i ragazzi sono riusciti a definire le aree di distribuzione di alcuni ungulati, come ad esempio il muflone che si è stabilito in una zona ben marcata e limitata. Ad esso si vanno ad aggiungere i grandi mammiferi come caprioli, cervi, camosci (nel nostro territorio è uno dei pochi posti in cui si è adattato a vivere a basse altitudini), volpi, tassi, faine, ghiri, pipistrelli… per non parlare di tutti i pesci di lago e fiume e gli uccelli (anche grandi rapaci), che si vanno ad aggiungere a migliaia di specie di insetti, anfibi e rettili.

I ragazzi sono tutt’e quattro studenti: Brambini e Cristiano frequentano la facoltà di “Scienze naturali” dell’università di Pavia, mentre Lattuada “Produzione e gestione animali selvatici” presso l’università di Torino, e proseguiranno ora con entusiasmo la strada intrapresa da oltre un anno perché, a detta loro, “crediamo che conoscere sia la chiave per poter apprezzare, rispettare e proteggere”.

“Otto anni fa – spiegano i giovani – ci siamo trovati nella stessa classe del Liceo Sereni di Luino. Ci siamo subito accorti di avere interessi in comune per la natura, che ci hanno portato prima a fare escursioni nei boschi e sui sentieri di montagna delle valli del luinese, alla ricerca delle tracce degli animali e poi a voler osservare più approfonditamente le abitudini degli stessi. In questo modo pensiamo e speriamo, senza troppe pretese, di poter far conoscere a tutte le persone interessate la fauna che, elusiva, vive in prossimità delle nostre case e sul nostro territorio, di cui molti ignorano la presenza. Perché crediamo che conoscere sia la chiave per poter apprezzare, rispettare e proteggere”.

Per approfondire ulteriormente le ricerche dei ragazzi di “Yorci”, cliccare qui.

Per consultare l'”Atlante dei SIC della Provincia di Varese“.

Per lo “Studio d’Incidenza relativo al Programma di Sviluppo Turistico della Provincia di Varese“.

Per la “Carta della connessione ecologici tra i siti natura 2000 della Provincia di Varese“.

Per le “Aree protette e rete natura 2000 – Quadro conoscitivo del SIC“.

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