A fine maggio al “Bennet” di Lavena Ponte Tresa si sono verificati diversi furti. Le commesse, infatti, hanno denunciato ignoti perchè, al rientro negli spogliatoi dal proprio turno di lavoro, mancava loro denaro all’interno dei portafogli, che venivano appositamente tenuti negli armadietti.
Ed è proprio da qui che inizia l’attività investigativa dei Carabinieri di Ponte Tresa, ed i sospetti, da subito, si sono indirizzati verso una loro collega, una 21enne italiana residente in un paese vicino a Varese. Così, dopo diversi appostamenti e verifiche, i militari dell’Arma hanno deciso di passare all’azione per mettere alla prova la giovane ragazza. I Carabinieri hanno preso delle banconote e hanno fatto le fotocopie. In questo modo, qualora la 21enne avesse agito nuovamente, non ci sarebbe stato scampo per lei, grazie alla numerazione presente in ognuna di esse. Così hanno consegnato le banconote alle colleghe della ragazza, invitandole ad inserirle nei portafogli. Le commesse sono andate a lavorare, dopo aver collocato le borse negli armadietti degli spogliatoi.
Quando la ragazza ha terminato il suo turno di lavoro, ieri, dopo essersi cambiata e diretta verso il parcheggio, ad attendarla fuori dal supermercato c’erano i Carabinieri. Alla richiesta dei militari dell’Arma di aprire la borsa, la ragazza ha dichiarato che quei soldi le appartenevano, ma quando gli agenti le hanno detto che avevano fotocopiato le banconote, lei ha ammesso subito di aver rubato il denaro alle proprie colleghe. Così è stata così fermata.
Non si conoscono le motivazioni che hanno spinto la ragazza a rubare con queste modalità, ma la giovane è stata tratta in arresto stamane, dove le sono stati convalidati i domiciliari. Una proficua attività investigativa, quindi, quella messa a segno ieri da parte dei Carabinieri della Stazione di Ponte Tresa, guidati dal comandante Pasquale Di Stefano.
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