23 Maggio 2017

AlpTransit, “A sei mesi dalle domande al sindaco Pellicini, tante questioni rimaste aperte”

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Giorgio Bosoni e Marco Giorgi, attivisti del gruppo grillino di “Luino 5 Stelle”, tornano nuovamente a parlare del futuro della linea ferroviaria Cadenazzo-Luino-Gallarate, con la riqualificazione della tratta in vista di AlpTransit. Tante le questioni sollevate dai due pentastellati lunesi che, a sei mesi esatti dalla pubblicazione di undici domande al sindaco di Luino, Andrea Pellicini, che aveva risposto qualche giorno più tardi, oggi delineano nuovamente il punto della situazione. Ecco la loro posizione.

(Foto © alptransit.ch)

AlpTransit, “A sei mesi dalle domande al sindaco Pellicini, tante questioni rimaste aperte”. “Acqua sporca ne è corsa sotto i ponti di Luino, da quando lo scorso novembre il sindaco Pellicini, che ringraziamo, ha trovato il tempo di raccogliere le informazioni per cercare di rispondere ai quesiti che gli ponevamo attraverso ‘Lo Stivale Pensante’. In alcune risposte, il sindaco si affidava a quanto fatto pervenire dagli enti coinvolti interpellati. Crediamo di fare una cosa utile riprendendo le domande e le risposte e verificando la possibilità di ottenere informazioni concrete utili a tranquillizzarci in merito agli argomenti trattati.

Di seguito elenchiamo le questioni che secondo noi sono rimaste aperte, non avendo trovato occasione di discussione presso il tavolo di lavoro istituito dall’amministrazione.

1. Non abbiamo nessuna evidenza esplicita che siano stati eseguiti rilievi geomorfologici sistematici dei versanti sovrastanti e sottostanti la ferrovia, o quantomeno non esiste uno studio che, salvo quanto compare nel piano della Protezione civile, dichiari sicure e ben mantenute le strutture naturali suddette. Forse che non sia ancora stato fatto? (Vedi ad esempio incidente ferroviario causato 3 anni fa dal crollo di manufatti e sottostante costone sulla linea Genova-Ventimiglia, con responsabilità a carico del comune di Andora). Pare che oltre confine sia in corso uno studio sulla stabilità idrogeologica dei costoni a monte della linea. Da noi invece?

2. A questo stadio del progetto (ndr, inizio lavori luglio 2017) non ci sono notizie certe circa l’esistenza di una valutazione d’impatto ambientale disponibile al pubblico; indipendentemente dagli organi giuridici la riteniamo necessaria, tra le altre cose, anche la valutazione delle conseguenze sull’ambiente circostante, del potenziamento della linea compete alle amministrazioni locali. Le criticità rilevate dalle amministrazioni dovrebbero essere raccolte e analizzate dalle Comunità Montane e proposte formalmente ad RFI per la risoluzione congiunta dei problemi per quanto di competenza. E’ auspicabile produrre un aggiornamento sull’avanzamento di questa procedura. Nella sintesi dell’incontro col Prefetto, non vi è nessuna certezza circa l’esecuzione di una procedura di VIA. Inoltre, dopo l’incontro, risulta esserci solo una debole reiterazione della richiesta di assicurare la verifica della sicurezza dei costoni a monte delle strutture… altro che precisi impegni.

3. Non è noto quando verranno terminate le opere compensative ed in particolare quelle legate alla modifica della viabilità, che la chiusura di alcuni passaggi a livello implicherà sulla linea, e quando verranno installate le barriere anti-rumore, visto che a breve (aprile 2018) le linee saranno pronte per l’incremento del traffico.

4/5/6. Abbiamo consultato il piano d’emergenza comunale ove sono indicate le criticità (tutte?) e le procedure. E’ ovvio che per quanto concerne i mezzi necessari è compito di altre amministrazioni (prefetture ecc.) tenerli predisposti. Ma quali sono i mezzi ora a disposizione? A noi risulta che sia disponibile solo un mezzo d’intervento V.V.F.F. a Milano, mentre notiamo che ne esistono due a valle del Gottardo, ma che per problemi giurisdizionali non potranno intervenire in Italia. Cosa si sta facendo in concreto per sistemare questa situazione? ‘Ulteriori garanzie sono state afferite in ordine al contenimento del rischio idrogeologico’ (cit). Quali sono queste garanzie? Il tema è così importante da meritare una serie di risposte adeguate, frutto di studio specifico. Ma ha avuto inizio?

7. Secondo RFI (documento del 28/10/2013) si prevede l’installazione del sistema del blocco treni ETCS livello 1 solo nel 2020, quindi per tre anni ancora HUPAC aumenterà il traffico di sostanze pericolose senza sistemi di blocco aggiornati. Vi pare poco? Pare che il traffico merci aumenterà da subito (2018) mentre il funzionamento di ETCS1 su tutta la tratta a binario unico possa essere attuato solo dal 2020. E’ così?

8. Hupac, la compagnia di logistica che gestisce il traffico attraverso il nostro territorio, dice che ha avanzato un programma di adeguamento del materiale rotabile volto al contenimento di rumore e vibrazioni. Li ringraziamo, ma quali saranno i parametri contrattuali di collaudo per questi adeguamenti? Teniamo presente che già ora sono segnalate quotidianamente situazioni di disagio e alcuni danni alle costruzioni lungo tutta la linea, presumibilmente dovuti alle attuali vibrazioni trasmesse. Quindi si è capito se i problemi caleranno o aumenteranno? Rimaniamo in trepidante attesa.

9. Già diversi articoli hanno sollevato il problema del disagio del traffico passeggeri. A tutti interessa sapere se gli attuali tempi di percorrenza delle tratte Luino-Milano/ Luino-Bellinzona e le relative frequenze subiranno a regime modifiche in senso positivo. Si o no?

10/11. Da giugno 2016, data in cui sono state segnalate alle autorità competenti da parte dell’amministrazione comunale alcune importanti criticità sul futuro, vi è maggiore transito ed accumulo di sostanze pericolose. Qual è lo stato di avanzamento di queste analisi? Quanto avete incalzato le autorità per avere rispose concrete anticipando le preoccupazioni di tutti i cittadini? L’incontro col Prefetto ha dato esiti, secondo noi, parzialmente positivi, ma è solo l’inizio di un percorso. Con quali strumenti verificherete almeno trimestralmente l’avanzamento delle iniziative garantite? Con la stessa costanza la cittadinanza dovrà venire informata.

Auspichiamo che in seguito all’incontro col Prefetto Zanzi possiate creare sul sito del comune uno spazio dedicato a tutte le informazioni da cui trarre delle risposte semplici alle questioni poste, senza rimandare alla lettura di siti ministeriali. In sostanza i cittadini chiedono: avete capito bene di cosa si tratta?”

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