6 Aprile 2017

Usa, Trump pronto alla guerra in Siria contro Assad. Il Pentagono valuta raid

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta considerando la possibilità di un’azione militare in Siria, come rappresaglia per l’attacco con armi chimiche. Lo ha detto lo stesso presidente a membri del Congresso, stando a quanto riferisce la Cnn citando fonti. In serata il il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer: al presidente Donald Trump sono state presentate “molte opzioni” sulla Siria. Spicer non è entrato nel dettaglio delle opzioni.

(AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)

Usa, Trump pronto alla guerra in Siria contro Assad. Il Pentagono valuta raid. Il presidente Donald Trump, riconoscendo la gravità della situazione in Siria, starebbe prendendo in considerazione l’azione militare come rappresaglia all’attacco chimico di martedì. Trump – secondo quanto riporta la Cnn – lo ha annunciato ad alcuni membri del Congresso. La fonte citata dalla Cnn ha precisato che il presidente non ha ancora preso una decisione in merito ma che ne sta discutendo le possibili azioni con il segretario alla Difesa James Mattis.

Gli Stati Uniti di fronte all’attacco con agenti chimici in Siria stanno valutando “una risposta appropriata. E’ una questione seria e richiede una risposta seria” ha detto il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, che ha accolto il presidente cinese Xi Jinping in Florida, in occasione del summit con il presidente Donald Trump a Mar a Lago. Tillerson ha ribadito che “non c’è alcun dubbio” sulla responsabilità del regime del presidente siriano Bashar al-Assad nella strage.

Dal presidente Donald Trump ci aspettiamo fatti, non parole” ha affermato in un’intervista al Washington Post il capo dell’Alto comitato per i negoziati dell’opposizione siriana, Riad Hijab, che era a Washington nelle ore della strage di Khan Sheikhoun. “Vogliamo fatti per proteggere i civili siriani e per proteggere l’intera regione e anche il popolo americano – ha detto Hijab – Questa è una sfida per il presidente Trump di fronte al popolo americano e al mondo intero”.

L’opposizione siriana chiede all’Amministrazione Trump “un’azione militare per distruggere l’arsenale di armi chimiche a disposizione di Assad e i mezzi per l’utilizzo di queste armi”, scrive il Washington Post. “Queste armi vanno distrutte – ha detto Hijab, che è stato primo ministro del governo di Damasco dal giugno all’agosto 2012 – I velivoli e le piste devono essere distrutti. Vanno distrutte tutte le armi che stanno uccidendo il popolo siriano”. Non solo, secondo l’opposizione l’Amministrazione Trump deve anche trovare un modo per superare il ‘blocco’ russo al Consiglio di Sicurezza e gli Usa devono sostenere un processo politico che porti all’insediamento di un governo transitorio, a una Siria senza Assad. (ADNKRONOS)

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