8 Marzo 2017

Flash mob degli studenti dell'”I.S.I.S. – Città di Luino” per dire “No alla violenza sulle donne”

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In occasione della “Festa della Donna” questa mattina tanti studenti dell'”I.S.I.S. – Città di Luino” hanno voluto organizzare un flash mob per dire “No alla violenza sulle donne”, coadiuvati dalla professoressa Antonella Sonnessa. La preside Lorena Cesarin: “Orgogliosa dei miei ragazzi”.

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Flash mob degli studenti dell'”I.S.I.S. – Città di Luino” per dire “No alla violenza sulle donne”. Un intervallo diverso quello trascorso questa mattina da tanti ragazzi e ragazze dell'”I.S.I.S. – Città di Luino”, che hanno voluto sensibilizzare i propri compagni con un flash mob, per dire “No alla violenza sulle donne”. La tradizionale “Festa della Donna” si è così trasformata in un’occasione per stare insieme e condividere una battaglia che deve coinvolgere tutti, indistintamente dal genere.

“Una piccola iniziativa, nata casualmente ieri – spiega la professoressa Antonella Sonnessa -, per riflettere su un grande male che affligge la nostra società. Un flash mob con un cartellone per terra avente il numero 116, che rappresenta il numero di vittime di violenza nel 2016. Tante le scarpe a far da cornice messe sull’asfalto del parcheggio della scuola dai ragazzi. Solo alcune classi hanno partecipato attivamente, ma è stato bello vedere altri studenti e professori che non erano a conoscenza dell’iniziativa che, incuriositi, si sono aggiunti a noi. La Lombardia è la regione con più vittime di violenza, il nostro è solo un gesto simbolico e spero che dall’anno prossimo riusciremo ad organizzare qualcosa di maggiormente coinvolgente”.

“A parere mio – racconta Siria Nigro, studentessa della scuola luinese -, partecipare ad un’iniziativa di questo tipo significa far valere i propri diritti di donna. Penso che le donne sono capaci di grandi cose e siamo noi ragazze giovani a doverci impegnare per portare avanti questi ideali. Tra le scarpe a terra, presenti intorno al cartellone, vi erano anche scarpe da uomo. Credo che mettere solo scarpe da donna significava che a partecipare fossimo solo noi ragazze, invece anche i nostri compagni hanno voluto contribuire. Proprio per questa ragione siamo molto contente della loro partecipazione attiva”.

(Foto © Siria Nigro)

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