30 Dicembre 2016

Il Comitato pro Ospedale di Luino: “Continueremo a monitorare e vigilare”. Grande sfida per il 2017

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Appassionante ed accesa la conferenza stampa di ieri pomeriggio, presso la Biblioteca “Villa Hussy” di Luino, tenuta dai rappresentanti del Comitato pro Ospedale. Tra resoconti, dati, risultati ottenuti e presupposti per il futuro oltre un’ora e mezza di discussione, con tanti interventi dal pubblico. In sala, oltre alla numerosa partecipazione dei grillini luinesi, di due consiglieri di minoranza e dell’assessore Miglio, anche il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, e la prima cittadina di Brissago Valtravaglia, Giusy Giordano. Non è mancata, inoltre, qualche stoccata all’amministrazione comunale: tra i componenti della giunta solo il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, infatti, ha aderito alla raccolta firme e, tra le fila della maggioranza, solo i consiglieri Alberto Baldioli e Laura Frulli.

comitato pro ospedale di luino

Il Comitato pro Ospedale di Luino: “Continueremo a monitorare e vigilare”. Grande sfida per il 2017. Più che una conferenza stampa, quella di ieri pomeriggio presso la Biblioteca Comunale di Luino, è stato un dibattito acceso tra le parti, rappresentanti politici e cittadini attivi del territorio, che in questi mesi si sono battuti per la tutela del nosocomio luinese. Tra i presenti due consiglieri di minoranza luinesi, Enrica Nogara e Pietro Agostinelli, l’assessore allo Sviluppo, Alessandra Miglio, in rappresentanza del comune di Luino, il medico luinese e presidente della Commissione Sanità in Comunità Montana Valli del Verbano, Paolo Enrico. Oltre a loro, la politica locale era rappresentata da due soli sindaci, quello di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, e la prima cittadina di Brissago Valtravaglia, Giusy Giordano, da sempre vicini alle esigenze e alle istanze del comitato. Tra il pubblico folta la presenza degli attivisti grillini di Luino. A prendere la parola per prima, presentando l’incontro, è stata la portavoce, la dottoressa Patrizia Martino che ha raccontato le attività svolte dal comitato nel corso del 2016, dalla sua nascita ad oggi. “Siamo qui oggi per ricordare alla cittadinanza che il comitato in questo anno di attività, ha preso un impegno, lo ha portato avanti secondo quanto programmato, per un progetto che porteremo ancora avanti, monitorando quotidianamente la situazione dell’ospedale, verificandone l’andamento e capire quali sono le esigenze. Informeremo tutti su ulteriori risposte che i dirigenti sanitari ci daranno”.

Un’attività mediatrice tra cittadini e istituzioni. “L’obiettivo? Denunciare i servizi mancanti”. L’occasione è stata anche quella di vedere il comitato come un buon esempio di collaborazione tra cittadini e istituzioni, avvenuta a diversi livelli nel corso di quest’anno. “E’ stata una collaborazione non di parole ripetute o vuote, ma di concretezza e di risultati ottenuti. Di richieste, che hanno portato ad unire le forze, le nostre e quelle della politica locale. Abbiamo gestito le forze, organizzandoci sul territorio e facendo in modo che i cittadini diventassero parte attiva della nostra proposta alla politica, sia a livello locale, sia a livello regionale”. La situazione sanitaria lombarda nel 2016 ha vissuto momenti difficili tra l’arresto dell’ex assessore Mantovani e quello dell’ex presidente della Commissione Sanità, Fabio Rizzi, più volte venuto sul territorio a rassicurare cittadini e politici. “Si tratta di una situazione difficile – continua Martino -, volevamo vedere se ci fosse la possibilità di aprire al dialogo con le istituzioni, se i cittadini fossero realmente interessati. Ci siamo posti come collante tra cittadini e istituzioni, e fortunatamente le persone ci hanno dato fiducia. Tanti i cittadini interessanti che, nonostante il freddo dei fine settimana invernali, uscivano di casa per venire a firmare, anche con la pioggia, per darci il loro sostegno. Abbiamo raccolto le loro testimonianze, i loro punti di vista… Non potrei mai smettere di ringraziarli, ma soprattutto i consiglieri di minoranza che ci hanno aiutato, senza loro non avremmo potuto autenticare le firme. Diversi gli amministratori impegnati politicamente, con grande sensibilità e rigore politico”.

I presupposti per il nuovo anno, la costituzione di un osservatorio. “Noi non vogliamo rivendicare niente, vogliamo solo creare opinione critica tra i cittadini e capacità di programmazione e visione tra le istituzioni e i dirigenti sanitari. Abbiamo bisogno di persone con competenze, che sappiano di cosa parlano. Non vogliamo che la coperta venga tirata da una parte o dall’altra, staremo fermi sulle nostre posizioni, senza far entrare all’interno del comitato la politica. Ognuno ha il suo pensiero, ma noi saremo sempre aperti ad un dialogo costruttivo con la politica. L’unica cosa che possiamo rivendicare finora è tutto quello che abbiamo fatto perchè la sanità è un discorso primario, una tra i bisogni fondamentali con l’istruzione. Abbiamo lavorato duramente e oggi è arrivato il momento di creare un osservatorio, che possa continuare a rendersi utile, a denunciare problemi e situazioni preoccupanti e a dare il loro contributo, con proposte concrete. Dobbiamo partire dalle cose che sappiamo possano migliorare, non con la richiesta di investimenti che non arriveranno mai. Un servizio di razionalizzazione per il territorio che non vada a tappare buchi, ma che costruisca un percorso programmato sulle varie strutture in modo intelligente. L’unica cosa che dispiace è che alcuni esponenti politici sono rimasti dubbiosi rispetto alla nostra azione, e che in questo momento stanno prendendo posizioni che ci auguriamo siano frutto di giudizio ponderato”. Degli appartenenti alla giunta comunale di Luino solo il sindaco Pellicini ha firmato, ricorda Martino, mentre di tutta la maggioranza hanno firmato solo i consiglieri Alberto Baldioli e Laura Frulli. “L’auspicio è quello che nel 2017 ci sia maggior capacità di dialogo e di crescita, per creare una responsabilità civile. I fatti lo dimostrano, è questo quello di cui abbiamo bisogno”.

Diversi gli interventi tra i presenti: i sindaci Giordano e Passera, la consigliera Nogara, l’assessore Miglio e gli attivisti grillini. Numerosi gli interventi del pubblico dopo l’introduzione di Patrizia Martino, tra cui la prima cittadina di Brissago Valtravaglia, Giusy Giordano, sempre dalla parte del comitato: “Apprezzato molto il lavoro fatto, la sanità è importante, un valore da garantire quotidianamente a tutti i cittadini. Avete raccolto ottomila firme e negli incontri con i referenti regionali avete avuto rassicurazione per il futuro dell’ospedale di Luino. Non capisco, però, perchè Regione Lombardia interviene solo quando sorgono proteste come a Cittiglio, Luino o Angera. Se ogni volta che si protesta regione Lombardia riesce sempre a sopperire a tutti i problemi, come funziona? Che si protesta e si ottiene qualcosa? Per me è una grande delusione, non solo per le istituzioni. Sono anni che ci facciamo guerra tra Cittiglio e Luino, è ora di finirla. Credo che si tratti di una politica non seria, sia a livello locale, sia a livello regionale”.

A rincarare la dose sulla politica locale-regionale, anche la consigliera Enrica Nogara. Enrica Nogara, consigliera luinese de “L’Altra Luino”, ha denunciato la mancanza di esponenti della maggioranza del comune di Luino (ndr, l’assessore Miglio è arrivata poco dopo la sua affermazione), parlando della sua attività politica in consiglio comunale, con interrogazioni che già 3-4 anni fa denunciavano la situazione preoccupante dell’ospedale di Luino. “Mi è sempre stato detto che facevo terrorismo psicologico, che creavo allarmismo, il tempo mi ha dato ragione, nonostante mi avessero detto che avevano tutto sottocontrollo, smentita da Bravi, da medici e politici locali. Il problema è anche riconducibile a chi lavora in ospedale, che dovrebbe denunciare i problemi della dialisi, della neuropsichiatria infantile o di alcune scelte mediche che mi sono state raccontate. Non è solo la mancanza di personale è tutto quello che ne è scaturito, con le persone che fanno sempre più fatica a fidarsi del nostro ospedale. Bisogna lavorare su più fronti, garantire nel minimo garantito, ottimi servizi”.

I risultati ottenuti e le criticità attuali. Il presidente del comitato, Sergio Moalli, ha espresso tutte le criticità sulla situazione attuale, parlando anche dei risultati ottenuti dalla nascita del comitato. Già esser ascoltati, sentire le esigenze del territorio, con in mano 8mila firme, ha il suo peso, indubbiamente, ma il comitato, anche grazie all’intervento della dirigenza sanitaria e della politica locale, è riuscito a fare in modo che in questi mesi l’ospedale di Luino non subisse ulteriori tagli, anzi grazie a scelte strategiche ora l’ospedale possiede l’ortopedia e la traumatologia, trasferitasi in parte da Cittiglio, con l’attivazione della sala operatorio presente quotidianamente. “Certo, i problemi ci sono, sono sotto gli occhi di tutti. Oggi abbiamo sette medici tra ortopedia e traumatologia, ce ne servono nove per compensare i bisogni. Dovremmo lavorare in simbiosi con le università, ospitare specializzanti, farli formare, maturare e crescere nella nostra struttura. Solo così potremo sopperire ai problemi di personale, mantenendo le strutture di Luino e Cittiglio, con competenze diverse, ma entrambe di alta qualità.

Gli altri argomenti trattati. I presenti hanno trattato anche diversi argomenti di carattere generale, come nel caso dell’attivista grillino Giorgio Bosoni, che ha denunciato lo smantellamento degli organici, delle spese inutili affrontate a livello statale, con critiche rivolte al mondo politico, legato troppo ai consensi. Il dibattito si accende, ma è l’intervento del vicesindaco di Dumenza, Corrado Moro, a denunciare un sistema, quello lombardo, che ha visto nella condanna dell’ex presidente Roberto Formigoni, il suo apice di malasanità, che ha portato il pubblico ad occuparsi in gran parte degli interessi del privato. “Inutile una guerra tra poveri, dobbiamo batterci per le prestazioni minime ed essenziali, fondamentali per il nostro territorio”. Questo avverrà, secondo Patrizia Martino, grazie all’istituzione dell’osservatorio che continuerà a monitorare e presidiare tutte le esigenze, per dialogare con le istituzioni e porsi da mediatore con i cittadini. Moalli, inoltre, fa presente come i numeri presentati dall’azienda sanitaria dovrebbero essere dettagliati e non annunciare che, ad esempio, Cittiglio effettua centotrenta operazioni di fratture del femore all’anno senza dire da dove provengono. “Se l’80% di queste arrivano da Cittiglio nessun problema, ma se i numeri parlano di pazienti del nostro territorio bisogna affrontare la questione. Un reparto funzionante sarebbe utile a tutta l’azienda, non solo a Luino, ma anche a Varese”. Il dibattito poi si sposta sul tema dell’AlpTransit, delle eventuali problematiche che potrebbero sorgere con questa grande opera ed i pericoli che potrebbero scaturirne con l’aumento del passaggio di sostanze tossiche, e l’impreparazione nel soccorso dell’ospedale di Luino. Sul punto interviene l’assessore Alessandra Miglio, che prima di di ringraziare a nome del comune il lavoro svolto dal comitato, risponde sulla questione legata alla sicurezza dell’ammodernamento della linea ferroviaria. Poi ha preso la parola l’attivista M5S Gianfranco Cipriano, che apprezza il lavoro del comitato, parlando dell’importante trasformazione che sta vivendo il paese, con i cittadini che ormai diventano sempre più protagonisti della res pubblica, per qualsiasi argomento. Un accenno storico, invece, viene fatto da Adriano Giannini, noto per la sua attività sociale a Luino, e per essersi occupato spesso della vita politica: “Già venticinque anni fa avevo partecipato al comitato che si era creato in difesa dell’ospedale, avevamo avuto il coraggio di farlo e avevamo raccolto circa 11mila firme. Lì però avevamo fatto un errore, quello di non aver mai presentato un progetto, denunciavamo solo la situazione di smembramento della struttura. Oggi la situazione è diversa perchè siamo riusciti a fare una proposta, a pensare ad un progetto. Credo che questo progetto non deve finire mai, ma deve fungere sempre tra attenzione, monitoraggio, presidio e osservatorio”. A conclusione, invece, le parole del sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, responsabile anche del Piano di Zona: “In noi troverete sempre una parte di politica sulla quale potrete contare, lo facciamo già, senza rassicurarvi, per noi la sanità è una cosa seria, il valore più grande”.

Insomma, un incontro interessante quello di “buon compleanno” del comitato pro Ospedale di Luino: partiti da una semplice raccolta firme, dal cercare un dialogo con le istituzioni, dal sensibilizzare e confrontarsi con i cittadini, il comitato è cresciuto, riuscendo ad interfacciarsi non solo con i referenti sanitari, ma anche con l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e con il consigliere Luca Marsico. Tra risultati ottenuti e altre problematiche da risolvere ora il comitato ha lanciato a sé stesso una nuova sfida: l’attività di monitoraggio dell’osservatorio.

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