24 Novembre 2016

Approvato dal Senato il decreto fiscale su governatori-commissari della sanità. Ora è legge

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Il Senato ha votato la fiducia sul decreto fiscale, approvandolo con 162 voti a favore, 86 contrari e un astenuto. Il governo aveva posto la questione di fiducia sul testo già approvato dalla Camera, che così diventa legge.

(piueconomia.com)

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Ok a ‘norma De Luca’ su governatori-commissari della sanità – I presidenti di Regione potranno svolgere il ruolo di commissari straordinari per l’attuazione del piano di rientro sanitari. E’ stato approvato l’emendamento alla legge di bilancio, ribattezzato dalle opposizioni norma ‘De Luca’, suscitando molte polemiche. La commissione della Camera, dopo un dibattito a più riprese, ha dato il via libera alla modifica che cancella la normativa attuale. La legge di stabilità 2015 stabiliva l’incompatibilità del doppio ruolo nelle regioni soggette a commissariamento. La riformulazione dell’emendamento del relatore Mauro Guerra (Pd) prevede una verifica ogni 6 mesi dell’operato dei presidenti di Regione che hanno anche l’incarico di commissario alla Sanità. Inoltre, si estende l’ottava salvaguardia degli esodati, comprendendo altri 3.000 soggetti. La modifica alla misura contenuta nella legge di bilancio è stata introdotta con un emendamento approvato dalla commissione bilancio della Camera.

Ci sono “20 mld di incentivi fiscali che vanno investiti subito a chi innova davvero, è il più grande piano di politica industriale“. Così Matteo Renzi, intervenendo all’assemblea pubblica Anfia “Automotive e Industria 4.0: la rivoluzione corre veloce”, parla del piano del governo Industria 4.0 collegato alle misure della legge di bilancio. “Quando si entra a Cassino verrebbe quasi voglia di guardarsi indietro: la 126 non aveva caratteristiche tecniche paragonabili alla Giulia o allo Stelvio ma l’italiano avrà momenti di passione e nostalgia di quella stagione. Nel presente vedi una situazione in cui si sono attraversate molte difficoltà, si è pensato che il tempo per l’auto era solo il passato, in tanti hanno evocato chiusure, si è sofferto ma oggi però vedi che piano piano le cose si mettono in moto. L’Italia è tornata ad essere la patria dell’automobile”.

Cassino è una delle capitali dell’ auto ma se qualche anno fa i profeti del ‘dico no a tutto’ i profeti del ‘blocchiamo e poi ripartiamo’, del ‘chissà cosa c’è sotto’ avessero avuto la meglio oggi non ci sarebbe la presenza dei 4300 lavoratori a Cassino, non ci sarebbe più l’industria automobilista in Italia. Per questo sono grato a Fca, alla forza e alla passione per ripartire: è la metafora del paese. Chi vuole bloccarci ha forse le migliori ambizioni ma se si ferma il paese chi ne fa le spese non sono i mercati finanziari, loro sanno benissimo come salvare la pelle, ma il ceto medio”. “L’Ue deve cambiare completamente passo sull’immigrazione e sull’austerity, l’Europa va cambiata non da una parte politica del paese ma dall’Italia, bisogna tornare a mettere l’interesse nazionale al centro della discussione ma per questo sfide serve un paese in grado di credere in sé stesso”. (ADNKRONOS)

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