20 Ottobre 2016

Luino, un progetto sul Lago Maggiore per unire Lombardia, Piemonte e Svizzera

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Progettazione, pianificazione, promozione di azioni transfrontaliere di imprese e stakeholder, relative all’offerta turistica integrata e sostenibile nel bacino del Lago Maggiore. Queste sono i presupposti del progetto Interreg, che potrebbe essere finanziato dalla Unione Europea ed andrebbe a coinvolgere i comuni di Luino, Verbania, Cannobio e l’Ente Regionale per lo sviluppo del Locarnese e della Val Maggia, al fine di valorizzare il Lago Maggiore come elemento di unione tra la sponda lombarda, quella piemontese e la costiera svizzera. Il comune di Verbania è capofila del progetto dal valore complessivo di 1.880.000 euro, a Luino sarà destinata una quota pari alla sistemazione smart del pontile AVAV Verbania, da definirsi con il progetto di dettaglio.

Da destra il sindaco di Verbania, l'assessore luinese allo Sviluppo, Alessandra Miglio, ed il sindaco di Luino, Andrea Pellicini

Da sinistra il sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella, l’assessore luinese allo Sviluppo, Alessandra Miglio, ed il sindaco di Luino, Andrea Pellicini

Luino, un progetto sul Lago Maggiore per unire Lombardia, Piemonte e Svizzera. Il programma di collaborazione transfrontaliera, che prevede cinque assi di intervento e diversi obiettivi per progetti da 12 fino a 36 mesi, richiede che i progetti presentati affrontino questioni strategiche e che diano concretezza con effettivi benefici su entrambi i lati del confine e che portino importanti innovazioni. Il programma presentato ieri a Luino, nella sala consiliare, intende promuovere azioni transfrontaliere, materiali e immateriali, nel contesto in cui operano le aziende del settore turistico e del trasporto privato non di linea, al fine di accrescere la competitività e favorire i processi di innovazione soprattutto tecnologica. Prioritario è creare una strategia di marketing territoriale con un modello di gestione e pianificazione integrata d’area che consenta a tutti gli operatori di valorizzare i servizi in un contesto omogeneo grazie alle tecnologie digitali. All’uopo le Università e gli stakeholder partner svilupperanno azioni di sistema che avranno ricadute positive volte a favorire la destagionalizzazione, una maggiore accessibilità alle offerte delle imprese del territorio, e creare un osservatorio transfrontaliero del turismo che analizzi le informazioni relative all’intera area lacuale, studiarne la stratificazione e le diverse esigenze rimodulando i servizi a supporto dell’offerta turistica.

I dettagli del progetto. La partecipazione ai bandi di finanziamento del prossimo anno sono preceduti da una fase esplorativa, la manifestazione di interesse che si è conclusa lo scorso 30 settembre. I comuni e gli enti coinvolti parteciperanno ai laboratori congiunti italo-svizzeri a novembre e dicembre 2016, che li porteranno poi alla presentazione vera e propria dei bandi. I progetti devono essere compresi tra 500mila e 2 milioni si euro ed i finanziamenti sono previsti al 100% in favore di soggetti pubblici e all’85% per soggetti privati italiani; per i soggetti svizzeri il finanziamento cantonale è al 50%.

“Io mi sento più del Lago Maggiore che varesino e questa sensazione di identità va potenziata”. Con queste parole, il sindaco luinese, Andrea Pellicini, ha voluto trasmettere un senso di appartenenza a qualcosa che va oltre i confini provinciali, regionali o di stato, come stimolo per incentivare “la gente di lago” a visitare proprio lo stesso lago che si sta cercando di valorizzare. “‘La stanza del Vescovo’ di Piero Chiara – secondo il sindaco Pellicini – è stata la fonte originaria da cui si è preso spunto per sviluppare questo progetto, per cui “abbiamo il dovere di incrementare queste relazioni turistiche, culturali e di sviluppo, in un clima di collaborazione e amicizia. Il Lago Maggiore costituisce ancora una barriera, dobbiamo trasformarlo in una opportunità di dialogo tra i popoli d’Europa”.

La conferenza stampa e le dichiarazioni dell’assessore Miglio “E’ entusiasmante collaborare con i piemontesi e gli amici svizzeri – commenta l’assessore luinese Alessandra Miglio -, questo è un lago importante e dobbiamo fare in modo che ci avvicini, anziché allontanarci”. Il comune di Verbania ha coinvolto in questa iniziativa il comune di Luino, per una azione congiunta: il progetto presentato è quello di creare una mappatura del Lago Maggiore, per creare degli approdi smart in cui sarà possibile individuare i servizi messi a disposizione dal comune dove sarà possibile attraccare, il tutto in modo univoco con simboli che siano comprensibili da tutti. Le iniziative del progetto sono finalizzate alla nascita di nuove attività nelle località costiere e all’aumento del flusso turistico, che si tradurranno in benessere economico delle località coinvolte, con l’interesse di agevolare la viabilità lacustre e di permettere ai turisti di avere informazioni, già nel punto di approdo, sul luogo in cui si è arrivati. L’assessore Miglio presenta poi una specifica per il territorio luinese: “Nel caso di Luino parliamo del pontile che c’è tra Palazzo Verbania e il circolo Velico, perché l’accordo tra il comune di Luino e il circolo stesso prevede, con l’apertura dell’area verde verso la spiaggia, il permesso di poter raggiungere il pontile, che potrebbe diventare un approdo per chi vuole arrivare in città”.

I rappresentanti dei comuni di Cannobio e Verbania. Il sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella, condivide questo clima sereno di collaborazione con gli altri partner del progetto: “E’ una grande soddisfazione essere stati selezionati tra i tanti progetti presentati e questo è un buon motivo per pensare di riuscire a procedere sulla strada che abbiamo iniziato”. Nel progetto sono stati coinvolti anche dei soggetti privati: uno è svizzero e si occuperà dello sviluppo di una imbarcazione ad energia solare e l’altro è la famiglia Borromeo, con la rete delle sue proprietà tra Arona, Angera e, tra le altre, i castelli di Cannero, attualmente messi in sicurezza per le opere di restauro che prevedono la creazione di un museo. “Lombardia, Piemonte e gli amici svizzeri tutti insieme. Questi ultimi hanno fatto uno studio sugli approdi da cui è partita la nostra idea progettuale che pone il lago al centro, come motivo di unione al di là dei confini. Nel mondo ci conoscono come Lago Maggiore, dobbiamo costruire una identità territoriale forte”. Cinzia Vallone, assessore al Bilancio del comune di Verbania, commenta in maniera entusiasta: “È un progetto su cui crediamo molto poiché valorizza un’unica identità del territorio oggi diviso tra Lombardia, Piemonte e Svizzera, generando una maggiore competitività e un’offerta turistico-culturale integrata, ciò ci consentirà di competere con altri laghi e saremo riconoscibili a livello internazionale”.

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