Il 3 giugno del 1998 nasceva l’e-commerce: oggi, a 18 anni da allora, il mercato online è in continua crescita e negli ultimi sei anni le imprese sono più che raddoppiate. Il ritratto del fenomeno emerge dai dati elaborati da InfoCamere per Unioncamere, secondo i quali il ‘boom’ delle imprese di vendita via internet (circa 9mila imprese in più) corrisponde quasi alla perfezione all’intero saldo del settore del commercio nell’arco degli ultimi sei anni.
E-commerce: è boom delle vendite online, in sei anni le imprese sono raddoppiate. Borse, cosmetici, accessori, gadget, abbigliamento, articoli per bambini e per la pesca. Ma anche auto e moto, casalinghi, vino, scarpe, biciclette, parquet, prodotti elettronici e farmaceutici, libri, occhiali, giocattoli fino alle “piante di acqua dolce”, ai sistemi di allarme e ai servizi di pompe funebri. E’ solo una piccola frazione di quello che si può comprare sul web attraverso le quasi 15mila aziende operanti nel settore delle vendite online che, a fine 2015, risultavano iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio.
Confrontando il segmento delle vendite web con l’intero mondo del commercio, tra il 2009 e il 2015 le imprese della vendita al dettaglio attraverso internet sono infatti aumentate di 8.994 unità, pari ad una crescita del 151,6% (in media il 25,3% all’anno). Nello stesso periodo, l’insieme del settore del commercio al dettaglio – poco più di 870mila aziende – ha “guadagnato” solo 7.170 imprese, pari ad una crescita dello 0,83% nell’arco dei sei anni. Considerando anche chi vende all’ingrosso, l’intero comparto del commercio – costituito da 1,5 milioni di imprese – ha fatto un passo praticamente impercettibile: 1.876 aziende in più, lo 0,12%. Come dire che l’intera crescita – in termini di operatori – del commercio, si rispecchia nel saldo di quelli che hanno scelto il web.
A guidare la corsa del commercio virtuale sono gli imprenditori abruzzesi (+260% le imprese con sede nella regione adriatica, nel periodo considerato), seguiti da quelli pugliesi (+218%) e da quelli campani (+202%). In termini assoluti, la crescita più consistente si registra invece in Lombardia (1.694 imprese in più nei sei anni), in Campania (+1.069) e nel Lazio (+983). La classifica delle prime tre regioni si rimescola, infine, guardando alle province: prima è Roma (1.384 le imprese con sede in provincia alla fine del 2015), seconda è Milano (1.260) e terza Napoli (897). (AGI)
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