8 Maggio 2016

Referendum, Legnini ai giudici: “Non partecipare a campagne politiche”

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“Questo referendum si è caricato di un significato politico. Ci sono dunque ragioni che suggerirebbero cautela”. Così il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, ospite dell”Intervista di Maria Latella su Skytg24, è tornato sull’opportunità che i magistrati si schierino nella campagna per il referendum di ottobre sulle riforme costituzionali.

(strettoweb.com)

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Referendum, Legnini ai giudici: “Non partecipare a campagne politiche”. Il vicepresidente del Csm si sofferma soprattutto sull’appuntamento del referendum costituzionale. “Questo referendum si è caricato di un significato politico. Ci sono ragioni che suggerirebbero cautela”, aggiunge. “Il giudice deve sapere coniugare il suo diritto ad esprimere opinioni con la necessità di assicurare terzietà”, sottolinea. E spiega: “Non si può partecipare attivamente alle campagne politiche, c’è un divieto”. E ricorda che “esiste il diritto di un magistrato a esprimere le proprie opinioni: è la Costituzione che lo garantisce come a tutti gli altri cittadini”.

“Non abbiamo bisogno di un clima infuocato di reciproche accuse che colloca in secondo piano la battaglia che stiamo conducendo per una giustizia più efficiente”, ha detto ancora il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Quanto alle opinioni e ai giudizi del consigliere del Csm Piergiorgio Morosini “se realmente pronunciati, sarebbero inaccettabili”. Mentre sull’ipotesi di un’azione disciplinare a suo carico di Morosini, che potrebbe essere avviata dal ministro della Giustizia o dal procuratore generale della Cassazione, Legnini ha ribadito di non potersi pronunciare: “Presiedendo la sezione disciplinare del Csm devo astenermi da considerazioni di merito”.

Prescrizione, “riforma necessaria”. “E’ necessaria una riforma della prescrizione”, dice poi Legnini rispondendo a un’altra domanda della giornalista. “Devo prendere atto che il ministro Orlando si è impegnato affinché questa riforma, finalizzata a riparare gli errori della ex Cirielli, si farà a breve. è una necessità per il nostro Paese, non possiamo permetterci che 100mila processi e piu’ muoiano”, sottolinea il vicepresidente del Csm. “Io penso che si debba approvare al piu’ presto”. Sul ‘caso Morosini’, ha poi ricordato, l’incontro con il ministro Orlando avverrà nei prossimi giorni: “Eventuali sanzioni non spettano al Csm”.

E restando in tema di giustizia ribadisce: “No a generalizzazioni e toni eccessivi. No a un clima infuocato di reciproche accuse che allontana le soluzioni sulla giustizia. Una democrazia funziona se c’è rispetto, il che non significa rinunciare a critiche e confronti che sono il sale della democrazia”, afferma Legnini.

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