Nonostante il tempo avverso e la mancanza di strutture ricettive sul territorio, nell’ultima settimana di marzo grazie alle festività pasquali, a Luino si è assaporato un primo assaggio di turismo. Diversi i motivi che spingono gli stranieri ad arrivare sul territorio: quelli naturali-paesaggistici, quelli culturali e, soprattutto, con l’arrivo della Primavera, l’attrazione legata al tradizionale mercato del mercoledì. Proprio in questi giorni, infatti, come racconta Michele Marmino, numerosi i turisti stranieri che hanno visitato il centro storico del paese lacustre. Ma per diventare un vero polo attrattivo il lavoro da fare è tanto, ma qualcosa da qualche mese si sta muovendo.
Le “Fontanelle” al Parco a Lago di Luino (Foto © Doriana Venezia)
Luino: primo assaggio di turismo intercontinentale, ma per diventare un vero polo attrattivo… . I dati di Federalberghi sulle strutture ricettive presenti nel territorio della sponda magra del Lago Maggiore, parlano chiaro: i posti letto di alberghi ed hotel sono in continua diminuzione e per attrarre il turista a rimanere più giorni sul territorio, soprattutto quello straniero, vi è il mercato delle seconde case e quello, in crescita, delle abitazioni private in affitto. Dal 2010 al 2014 le camere delle strutture alberghiere sono passate da 639 a 619 (-20) ed i posti letto da 4765 sono passati a 4320 (-445). Sempre nello stesso periodo le presenze di turisti stranieri ed italiani sono calati, anche con riferimento ad impianti extra-albergo, da 253.031 a 206.738. Le struttura ricettive nel comune di Luino, poi, sono arrivate ai minimi storici e con la chiusura di un albergo negli scorsi mesi, oggi ne possiamo contare solo tre. La ricerca è stata effettuata prendendo in considerazione i comuni di Angera; Besozzo; Brebbia; Brezzo di Bedero; Castelveccana; Germignaga Ispra; Laveno Mombello; Leggiuno; Luino; Maccagno con Pino e Veddasca; Monvalle; Porto Valtravaglia; Ranco; Sesto Calende; Tronzano Lago Maggiore.
Il confronto con la sponda piemontese del lago Maggiore. Nonostante il comune di Luino, soprattutto nel periodo natalizio, abbia investito molto per creare eventi ad hoc, sia per i cittadini, sia per i turisti, i problemi legati alla situazione alberghiera permangono e se si osserva il quadro dell’altra parte del lago il discorso è diametralmente opposto: il numero di turisti e strutture ricettive presenti in loco è totalmente diverso ed in continua crescita. Un punto che potrebbe far vedere il bicchiere mezzo pieno è l’indubbia capacità di Luino, grazie a cultura, paesaggio e storia, di proporsi fisiologicamente a tutti quei turisti di passaggio, che villeggiano dall’altra parte del lago o che, semplicemente, intercettano il paese lacustre come un’ottima meta per le proprie vacanze. Con l’arrivo della mezza stagione e dell’estate sarà importante programmare al meglio iniziative che mirino ad un continuo arrivo dei turisti. Fondamentale, con un lavoro lungimirante tra pubblico e privato, sarà provare ad investire e riqualificare quelle strutture storiche, e attualmente abbandonate come l’Hotel Ancora, e non dimenticare di puntare su lavori ex novo da dare in gestione.
“Il fine settimana pasquale e in questi giorni – spiega Michele Marmino, gestore del ristorante ‘Al Cantinone’ – direi che le presenze nel mio locale, nel centro storico di Luino, hanno riscontrato un primo assaggio di turismo estivo. Oltre allo ‘zoccolo duro’ del flusso svizzero tedesco, continua il fenomeno di turismo intercontinentale. In questi giorni, infatti, per il centro storico sono passati argentini, neozelandesi, isrealiani e californiani. Sono ovviamente diverse le motivazioni per una sosta sul paese lacustre, ma a mio avviso l’aspetto positivo è che la città venga visitata anche se non rientra sempre in un percorso prestabilito. Il mercato rimane sempre un’attrazione, ma ovviamente Luino non può basarsi solo su questo. Mi auguro che Luino sia sempre più ‘in the world’, anche grazie ai nostri concittadini all’estero”.
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