21 Marzo 2016

Catalunya, strage bus: sono sette le studentesse italiane morte, indagato l’autista. I nomi delle vittime

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Il bilancio dello schianto del bus in Catalunya si fa sempre più drammatico: le vittime sono 14, di cui 8 italiane. Ai tragici numeri forniti dalla Farnesina si è aggiunta Elena Maestrini. Nell’elenco ci sono anche due tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Il disastroso bilancio parla anche di 34 feriti i cui 3 molto gravi, 9 gravi e 2 non gravi. Le vittime erano di età compresa tra i 19 e i 25 anni. A bordo c’erano 57 giovani di 22 nazionalità. Il conducente del bus, 63 anni, si sarebbe dovuto presentare stamani davanti a un giudice, ma è stato portato in ospedale per complicazioni respiratorie. Ieri sera era stato interrogato dal Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana. L’uomo avrebbe detto ai servizi di emergenza arrivati sul luogo dell’incidente che si trattava di un errore umano. “Mi dispiace, mi sono addormentato”, avrebbe spiegato oggi.

COMBO 7 VITTIME At least 14 Erasmus students die in a coach crash in Tarrago

Sono 8 le italiane morte nell’incidente avvenuto ieri su una strada vicino a Tarragona. Due delle vittime accertate sono toscane. All’ospedale di Tarragona è deceduta nella notte Elena Maestrini, 22 anni, residente a Gavorrano in provincia di Grosseto. Elena frequentava la Facoltà di Economia e commercio dell’Università di Firenze. La prima giovane universitaria toscana deceduta, di cui si è avuta notizia ieri, è stata Valentina Gallo, 22 anni, residente a Firenze. Anche lei era studentessa della Facoltà di Economia all’Università di Firenze. Non ce l’ha fatta neanche la torinese Serena Saracino, che avrebbe compiuto 23 anni la settimana prossima. Sull’asfalto dell’autostrada catalana hanno perso la vita anche Francesca Bonello, Elisa Valent, Lucrezia Borghi  e Elisa Scarascia Mugnozza. Giudicata fuori pericolo Annalisa Riba che dovrà essere operata a causa di un problema alle vertebre cervicali. La ragazza è una studentessa al quarto anno di farmacia. I genitori, volati in Spagna già ieri, stanno valutando se farla operare in loco o riportarla in Italia. Mentre Laura Ferrari, 23 anni e studentessa all’università di Modena e Reggio Emilia è stata sottoposta all’ospedale di Barcellona ad un delicato intervento chirurgico terminato solo in tarda mattinata. Con lei i genitori e il fratello. “La sua prognosi – rende noto l’Universita’ di Modena e Reggio Emilia – è riservata”. Laura, nativa di Correggio (Reggio Emilia) e residente a Modena, è iscritta al quinto anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza. Partita a inizio febbraio per il suo soggiorno di studio di cinque mesi è ospite della Universitat de Barcelona. Con la 23enne si trovano nella capitale della Catalogna altri dieci studenti Unimore, che dopo l’incidente, contatti dall’ufficio mobilità studentesca dell’ateneo emiliano (tramite mail e telefono), hanno fatto sapere di stare bene.

In mattinata il ministro degli Interni della Catalunya Jordi Jane aveva fatto sapere che tutte le vittime avevano tutte un’età compresa fra i 19 e i 25 anni ed erano di cinque diverse nazionalità: oltre alle connazionali, sono decedute 2 tedesche, una rumena, una francese, una uzbeka e una austriaca. Jane ha tenuto a precisare che l’identificazione delle vittime procede con grande cautela (gli studenti potrebbero aver scambiato i loro posti sui diversi autobus del convoglio) e che quindi le informazioni rese fino a ora “non sono da considerarsi ufficiali”.

L’incidente è avvenuto sul lungo rettilineo di una strada di Frejinols, vicino a Tarragona in Catalunya. Il mezzo, a bordo del quale viaggiavano una sessantina di studenti provenienti dall’Erasmus University di Barcellona, è finito sulla corsia in senso opposto di marcia andando contro a un’auto.

Il console italiano a Barcellona Stefano Nicoletti ha spiegato, al Tg1, che nell’incidente ci sono stati sei feriti italiani, due con ferite di modesta entità già dimessi e tornati verso Barcellona, due in condizioni più critiche con operazioni o trauma cranici in uno stato più grave, e altri due con una serie di fratture scomposte che implicheranno interventi ma in una situazione non particolarmente grave. Sono ricoverati in diversi ospedali della zona. “Stiamo fornendo, in contatto con il ministero degli esteri e l’ambasciata, l’assistenza alle famiglie dei nostri connazionali. Quattro famiglie sono già arrivate a Tarragona (la località in cui sono state portate le vittime, ndr), aspettiamo l’arrivo di altre tre famiglie. Questa mattina andremo ad accompagnare le famiglie, già arrivate, all’obitorio di Tortosa per il riconoscimento delle presunte vittime”, aveva spiegato Nicoletti, prima che dal ministro degli interni della Catalunya arrivasse la conferma della morte di sette connazionali.

L’autista del bus è indagato per “omicidio per imprudenza”, secondo quanto si legge sul sito di “lavanguardia”. L’uomo potrebbe essere stato colto da un colpo di sonno e quindi aver perso il controllo del mezzo, hanno reso noto le autorità inquirenti. Come indicano chiaramente le impronte degli pneumatici sulla strada, il pullman ha sterzato a destra e poi bruscamente a sinistra. La procura della Catalunya ha confermato che l’autista, che fa questo lavoro da 30 anni, 17 dei quali al servizio della Autocarres Alesandro, è risultato negativo ai test per alcol e stupefacenti effettuati subito dopo l’incidente. L’autobus che viaggiava solo da tre anni era in regola con tutti i requisiti tecnici. Un primo interrogatorio dell’autista è stato effettuato nel pomeriggio di ieri.

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