26 Novembre 2015

Luino: “Maggior condivisione e partecipazione dei cittadini sarebbero utili per le scelte dell’amministrazione?”

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Le due riunioni sulle modifiche alla viabilità a Voldomino, frazione di Luino, tra amministrazione e residenti, hanno dimostrato come la partecipazione possa rivelarsi utile. Sicuramente non per le scelte e le soluzioni finali, ma la condivisione e il dibattito sono ottimi strumenti per fare in modo che un comune venga amministrato anche in base alle esigenze dei cittadini. Proprio in questo senso, infatti, nelle scorse settimane, c’è stato un incontro tra il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, il vice Alessandro Casali, l’assessore Alessandra Miglio, l’architetto Stefano Introini, Sel Luino, composta da Diego Intraina ed Antonio Azzarito, e Rosaria Torri, ex capogruppo di “Luino Futura”. Al centro della riunione la proposta di Sel Luino, che mira ad una maggior partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.

incontro_Voldomino

Luino: “Condivisione e partecipazione dei cittadini sarebbero utili per le scelte dell’amministrazione?”. Partendo da alcune riflessioni sulla scarsa partecipazione alle scorse elezioni comunali a Luino (ndr, 49,78% l’affluenza), sintomo di un malessere in crescita verso la politica, a cui si dovrebbe dedicare più tempo di riflessione, si è passati all’analisi delle riunioni con la cittadinanza sulle modiche della viabilità nella frazione di Voldomino. Nonostante la temporanea spaccatura del primo incontro, nel secondo, dopo la notizia dell’introduzione del semaforo in orari scolastici su via Asmara, il clima era più disteso. Nell’incontro tra l’amministrazione, Sel Luino e la Torri, di comune accordo, si è arrivati alla conclusione che il Comune, come entità istituzionale, in futuro, si potrà far carico della scarsa partecipazione della società civile che, attualmente, se non in sporadici casi, fatica a interessarsi della “cosa pubblica”, indicendo riunioni o incontri per ottenere la giusta attenzione e l’indispensabile ascolto tra la parti.

“Così – spiega Diego Intraina -, abbiamo proposto al sindaco Pellicini di individuare un caso di interesse pubblico per aprire un cantiere partecipativo. L’idea sarebbe quella di comunicare alla popolazione l’obiettivo dell’incontro non solo con determinazione, ma anche con quell’umiltà indispensabile per evitare strumentalizzazioni che limiterebbero il processo partecipativo e deliberativo. Noi ci siamo resi disponibili per lavorare con l’amministrazione in questo senso qualora lo ritenessero utile”.

“Abbiamo apprezzato molto la proposta di Intraina ed Azzarito – spiega il sindaco di Luino, Andrea Pellicini -. La partecipazione alle riunioni di Voldomino per le modifiche della viabilità non è da sottovalutare, anzi è stato utile il confronto con i cittadini per risolvere alcuni problemi, ascoltando le loro esigenze. Le soluzioni partecipate in futuro, ed in particolari circostanze, potranno essere una strada da prendere per evitare eventuali problemi negativi. A Voldomino, però, abbiamo agito così, vorrei sottolinearlo, perchè era necessario prendere provvedimenti prima dell’inizio dell’anno scolastico. Sin da subito abbiamo detto che si trattava di una scelta provvisoria che, una volta sperimentata, poteva essere modificata. Così è avvenuto, con l’introduzione del semaforo negli orari scolastici che avverrà probabilmente nel mese di gennaio”.

Un modello di democrazia, che andrebbe a garantir maggior partecipazione e condivisione da parte dei cittadini, potrebbe essere utile da una parte, ma dall’altra potrebbe avere anche alcune conseguenze negative. Da una parte ascoltare le persone significherebbe almeno non sottovalutare l’importanza delle scelte amministrative, che in ogni caso avranno conseguenze nel futuro del paese. Questo, inoltre, potrebbe alimentare l’attività dei cittadini nel sociale. Dall’altra parte, in un confronto costante con la popolazione, le conseguenze negative potrebbero portare l’amministrazione a ricevere solo critiche senza nessuna proposta.

“Sarebbe interessante – conclude Intraina – che la politica, invece, sia empatica, cioè che si consideri fondante di un nuovo metodo di rappresentarsi e rapportarsi nei confronti della società civile, al fine di farle assumere, finalmente, il suo ruolo di forza progettante e solidale per cercare soluzioni condivise e partecipate”.

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