25 Novembre 2015

Ogni giorno in Italia viene uccisa una donna dal proprio compagno, dall’ex o da un familiare

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Sono questi i numeri che emergono nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In particolare sono quasi 7 milioni coloro che tra i 16 e i 70 anni – una donna su 3 – hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. E in oltre il 60% dei casi, sono i partner attuali o ex a commettere le violenze più gravi.

(AGI)

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“Contrastare la violenza sulle donne è un compito essenziale di ogni società che si proponga la piena tutela dei diritti fondamentali della persona. L’educazione al rispetto reciproco, nei rapporti personali e nelle relazioni sociali, è alla base del nostro vivere civile. La violenza sulle donne è un fenomeno sociale ingiustificabile che attecchisce ancora in troppe realtà, private e collettive e nessun pretesto può giustificarla”. Lo sostiene il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Si tratta di comportamenti – aggiunge Mattarella – che vanno combattuti fermamente. Per estirparli, occorre agire sulla prevenzione attraverso l’educazione dei giovani al rifiuto della violenza nei rapporti affettivi: amore e violenza sono tra loro incompatibili e non c’è rapporto che possa essere costruito sulle basi della sopraffazione”. La ratifica da parte dell’Italia della “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica” “costituisce – ricorda ancora il Capo dello Stato – un primo e importante passo per la piena affermazione dei diritti umani”. Tuttavia, sottolinea Mattarella, “resta ancora molta strada da fare, in Italia e nel mondo”.

“E’ importante che il piano nazionale anti-violenza riesca ad utilizzare i finanziamenti al meglio: occorre dare rifugio alle donne quando queste ultime hanno bisogno di uscire da un contesto violento” e il lavoro può essere un elemento “cruciale. Senza occupazione, infatti, la donna è più vulnerabile”. Lo ha detto Laura Boldrini ai microfoni di ‘La Radio ne parla’ su Radio Uno. Secondo la presidente della Camera, “il lavoro è la chiave di svolta per liberarsi dalla violenza” ed è ciò che “dà alla donna un ruolo sociale e più autostima, perché spesso le donne non hanno consapevolezza di quale è il loro valore. L’occupazione femminile – ha spiegato – rappresenta oggi una vera emergenza: stiamo rinunciando a un potenziale 15% di Pil, come ricorda il Fondo Monetario Internazionale. Se l’Italia vuole riprendersi deve quindi investire di più sull’occupazione femminile, mettendo a frutto i talenti delle donne”. Sulla Convenzione di Istanbul, entrata in vigore scorso anno, la terza carica dello Stato ha ricordato che rappresenta “un documento straordinario perché stabilisce per la prima volta che la violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani: non è un fatto privato, è qualcosa che colpisce fortemente anche il Paese”.

Intanto un emendamento alla legge di stabilità predisposto dai deputati Pd Fabrizia Giuliani e Giuseppe Berretta chiede di istituire un nuovo codice di accesso alle strutture ospedaliere di Pronto Soccorso, un Codice Rosa con cui tutelare in maniera efficace le persone vulnerabili, vittime di violenze fisiche o psicologiche. “Adesso vogliamo fare un ulteriore passo verso la realizzazione di strutture ad hoc e procedure adeguate per combattere la violenza e tutelare chi la subisce: non solo donne ma anche minori, anziani e tutte le vittime di violenza sessuale, maltrattamenti o stalking – spiegano gli esponenti dem – il Codice Rosa, sulla base di esperienze locali già operative, è uno strumento concreto che può aiutare tantissime vittime di molestie e per questo ci auguriamo che il Parlamento possa dare un segnale concreto a sostegno delle persone più fragili”.

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