15 Marzo 2015

A rischio i corsi di nuoto per gli alunni disabili della POLHA-Varese. La Provincia di Varese blocca i contributi

Tempo medio di lettura: 4 minuti

Il Progetto “SPORT SI’ PUO'” offre corsi di nuoto per alunni disabili delle scuole secondarie di primo grado (e in alcuni casi anche le primarie) in Provincia di Varese, attuati in orario scolastico con la collaborazione dei loro insegnanti di sostegno o dei loro educatori. Il progetto viene realizzato da diversi anni dalla Provincia di Varese che si avvale dell’esperienza di una Onlus, la POLHA-Varese, Associazione Polisportiva per Disabili. Dal 10 marzo, però, la Provincia di Varese ha comunicato in via “ufficiosa” alla POLHA-Varese, che non sarà in grado di onorare il suo impegno per l’anno 2015. Per il progetto 2014-2015, a fronte di 43 mila euro destinati alla POLHA, sono stati versati solo 13mila. Il secondo acconto ed il saldo, pari a 30mila euro, infatti, non verranno più erogati.

Il logo della Polha Varese (cesvov.it)

Il logo della Polha Varese (cesvov.it)

Il nuoto aiuta a muovere il proprio corpo in completa libertà, ancor più vero nei bambini e ragazzi portatori di disabilità. Il nuoto è uno sport completo, che viene consigliato dai medici in quanto consente di esercitare in completa libertà ogni parte del proprio corpo. Questo è ancora più vero per bambini e ragazzi portatori di disabilità fisica o intellettiva. Essi spesso però non hanno la possibilità o l’opportunità di praticarlo, a causa del loro handicap o di problemi legati all’ambito famigliare. Il Progetto “SPORT SI’ PUO’” si prefigge quindi lo scopo di dare l’opportunità ad alunni che frequentano varie scuole del nostro territorio, di essere avviati gratuitamente all’attività natatoria in orario scolastico, coinvolgendo i loro insegnanti di sostegno e di educazione fisica. Avvalendosi dell’esperienza pluriennale di una Onlus, la POLHA-Varese, Associazione Polisportiva per Disabili, e partendo dalla mappatura della presenza di scolari disabili nelle scuole del territorio, sono stati individuati alcuni Comuni della Provincia di Varese nei quali esiste una Piscina con le caratteristiche di accessibilità e fruibilità necessarie. Tali Comuni sono: Busto Arsizio, Castiglione Olona, Luino, Saronno, Tradate e Varese.

La comunicazione da parte della Provincia di Varese, che non erogherebbe il contributo destinato alla POLHA-Varese. “In data 10 marzo – spiega una nota stampa della POLHA-Varese – ci è stato comunicato in via ‘ufficiosa’ e confermato da quanto possiamo quotidianamente leggere sulla stampa locale, che la Provincia di Varese non sarà in grado di onorare il suo impegno con la POLHA per l’anno 2015. Infatti, a fronte di una delibera del Commissario Straordinario Dario Galli (del 14.07.2014 n.243 esecutiva) con la quale veniva promesso un contributo di 43.000,00 euro per il progetto 2014/2015, ci è stato erogato solo il 1° acconto pari a 13.000,00 euro, ma non ci verranno più erogati il 2° acconto e il saldo, per un totale di altri 30.000,00 euro”.

Un aspetto molto importante di questo progetto è la sua origine. Nato nel 1997 nell’ambito delle priorità individuate dall’Assemblea Provinciale Sport Disabili (nata dalla sinergia tra Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato allo Sport della Provincia di Varese), il progetto viene realizzato grazie ad accordi e convenzioni tra più soggetti, ovvero: Provincia di Varese, Comuni di Busto Arsizio – Luino – Saronno – Tradate – Varese – Venegono Inferiore – Venegono Superiore, ASL di Varese, Poliambulatorio di Medicina dello Sport dell’ Istituto Padre Monti Saronno, Scuole ed Istituti Comprensivi della Provincia, Centri Residenziali per Disabili adulti convenzionati con la ASL, POLHA.

Il progetto è urgente rispetto al bisogno sociale. Il Progetto risponde al bisogno di “normalità” di bambini e ragazzi del territorio che si trovano all’alba della vita in condizioni di forte svantaggio. Ad essi la scuola offre la possibilità di apprendere quanto più possibile, e grazie alla sinergia tra Provincia, Scuole, Comuni, ecc. ad essi viene anche data l’opportunità di migliorare la qualità della loro vita, favorendone l’inclusione sociale. I caratteri innovativi e distintivi del Progetto si ravvisano innanzitutto nella creazione di una rete di soggetti individuata proprio per la sua realizzazione, quando ancora non si parlava di “operare in rete”. Il Progetto si è collocato fino ad oggi tra le iniziative che la Provincia promuoveva ogni anno per la valorizzazione, la promozione e l’inclusione sociale delle persone disabili, grazie all’attività motoria e sportiva.

Le attività di POLHA-Varese e le disabilità dei ragazzi e dei bambini seguiti. “I nostri corsi – spiega Nadia Bastasin – sono destinati a ragazzi e bambini con diverse disabilità comportamentali e l’attività in acqua stimola il senso di consapevolezza, diminuisce e annulla il disagio di relazione. Lavoriamo con ragazzi affetti da ritardi cognitivi di varie gravità, come la sindrome di Down, la sindrome di Tourette, un’inversione e riproduzione del cromosoma 15 ed anche con una bambina con mutismo selettivo e con autismo in forme gravi. A Busto collaboriamo inoltre con un centro per disabili adulti. Oltre a disabilità fisiche gravi, emiparesi e tetraparesi, tra cui una tetraparesi spastica, a questi l’attività in acqua dona innanzitutto un immediato sollievo al dolore della costante posizione rannicchiata e, col tempo, aiuta anche a trovare una posizione sempre più distesa e un percepibile miglioramento della vita… questo, però, solo se si ha la possibilità di fare costante attività in acqua. Nella maggior parte dei casi le disabilità fisiche di questo genere sono accompagnate a ritardi cognitivi per cui vale anche tutto il discorso sulla consapevolezza autostima e difficoltà di relazione, spesso proprio impossibilità di relazione”.

Così, sono a rischio chiusura i corsi di nuoto per alunni disabili del progetto “SPORT SI’ PUO'”. “I corsi di nuoto per alunni disabili ‘Sport Si Può 2015’ – spiega su Facebook la presidente della POLHA-Varese, la dottoressa Daniela Colonna-Preti – sono a rischio chiusura. Infatti i tagli ai progetti 2015 attuati in questi giorni dalla Provincia di Varese hanno travolto anche questa iniziativa unica nel suo genere, promossa dalla POLHA e sostenuta storicamente fin dal 1997 dalla Provincia di Varese, grazie alla quale 2500 bambini negli anni hanno potuto fare nuoto. Sono 217 gli alunni che quest’anno abbiamo avviato all’attività in acqua nelle piscine di Busto Arsizio, Castiglione Olona, Luino, Saronno, Tradate e Varese. Se non riusciamo a trovare soluzioni o altre fonti di sostentamento purtroppo venerdì 20 marzo, dopo solo 8 lezioni su 16, i corsi cesseranno”.

Chiunque volesse aiutare la POLHA-Varese può scrivere direttamente alla nostra redazione all’indirizzo mail info.lostivalepensante@gmail.com oppure contattare direttamente la presidente della POLHA-Varese, la dottoressa Daniela Colonna-Preti. Il sito web della POLHA Varese.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

I commenti sono chiusi.

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127