4 Novembre 2014

Ostia, pilotavano appalti e concessioni per gli stabilimenti balneari. Rete tra criminalità, imprenditori e pubblici ufficiali

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Pilotavano la gestione di appalti pubblici e la concessione di stabilimenti balneari a Ostia, sul litorale romano. Nei loro confronti gli uomini di polizia, carabinieri e guardia costiera, coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, stanno eseguendo provvedimenti restrittivi della libertà personale e numerose perquisizioni. Nel mirino degli investigatori sono finiti esponenti della criminalità locale, imprenditori e pubblici ufficiali.

(fritzhaeg.com)

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E’ caos per la gestione delle spiagge e degli appalti pubblici nel periodo di amministrazione di destra di Ostia. Così, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma sono stati arrestati l’ex direttore tecnico del Municipio, Aldo Papalini, 66 anni, il capo del clan degli zingari sinti Armando Spada e l’ex ufficiale della Capitaneria di Porto, Cosimo Appeso. Altre sei persone, tutti imprenditori collegati ai lavori pubblici, sono stati ristretti agli arresti domiciliari: la moglie di Appeso, Matilde Magni, della compagna di Papalini, di Angelo Salzano, di Antonio Amore, di Giovanni Recchia e di Ferdinando Colloca.

La rete tra criminalità organizzata, imprenditori e pubblici ufficiali. L’operazione, condotta dalla polizia, dai carabinieri e dalla guardia costiera, è coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia ed è la convergenza di diverse indagini riunificate sotto un unico fascicolo. Il comune denominatore è il metodo mafioso collegato alle attività, legate alla criminalità organizzata, a imprenditori e a pubblici ufficiali che avrebbero pilotato la gestione degli appalti pubblici e la concessione di stabilimenti balneari in quel tratto di costa. Un sistema volto a far ottenere a imprenditori locali, attraverso la corruzione di funzionari pubblici e la forza intimidatrice di esponenti della criminalità di Ostia, appalti relativi alla gestione delle concessioni demaniali degli stabilimenti balneari ed alla manutenzione del Canale dei Pescatori.

Le misure cautelari e le perquisizioni eseguite dalla squadra mobile, dal comando generale della guardia costiera e dal gruppo carabinieri di Ostia, spiegano gli investigatori, daranno un ulteriore colpo all’articolato sistema corruttivo che, attraverso l’azione di funzionari pubblici, la forza intimidatrice di esponenti della criminalità di Ostia e l’interesse di imprenditori del territorio, mirava a pilotare appalti relativi alla gestione delle concessioni demaniali degli stabilimenti balneari.

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