25 Settembre 2014

Roma, arrestato allenatore di calcio sorpreso a compiere atti sessuali con un suo giovane “giocatore”

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Un allenatore di calcio è stato arrestato dalla squadra mobile di Roma dopo essere stato sorpreso a compiere atti sessuali con un minorenne. L’indagine, avviata lo scorso 21 febbraio quando gli investigatori hanno ricevuto una segnalazione per un tentativo di approccio sessuale nello spogliatoio dell’associazione sportiva romana, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica. I ragazzi non riuscivano a ribellarsi a causa del denaro, ricariche telefoniche e regali ricevuti dal “mister”. Così l’uomo è stato arrestato dalla Squadra mobile della Questura con l’accusa di prostituzione minorile e atti sessuali con minorenni.

(sportpower.liquida.it)

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La segnalazione di un tentativo di approccio sessuale di un allenatore ad un suo ragazzo. La complessa attività d’indagine condotta dalla IV Sezione della Mobile, specializzata in reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili, coordinata dalla Procura di Roma, è iniziata il 21 febbraio scorso, quando gli investigatori hanno ricevuto una segnalazione per un tentativo di approccio sessuale messo in atto all’interno dello spogliatoio di un’associazione sportiva da parte di A.A., un allenatore della struttura. Le indagini si sono sviluppate facendo seguire a un “team di competenza” gli spostamenti fisici e virtuali dell’allenatore, con appositi servizi di monitoraggio e di osservazione dei luoghi frequentati dallo stesso.

Mirati servizi di appostamento e pedinamento hanno consentito di arrestare il mister in flagranza di reato. L’attività investigativa, svolta senza interruzioni, è stata un’estenuante corsa contro il tempo, perché la volontà di tutelare i minori il più velocemente possibile ha richiesto intense attività per calibrare i servizi sulla base di tutti gli indizi che quotidianamente emergevano, collegandoli alle fonti di prova già emerse. Parallelamente sono stati effettuati approfondimenti sulla vita passata dell’allenatore, scoprendo altre vittime ricollegabili alla stessa tipologia di reati.

Con atteggiamenti benevoli e vantaggi economici l’allenatore instaurava rapporti confidenziali con i ragazzi. L’allenatore circuiva con atteggiamenti benevoli e vantaggi economici ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni. La tecnica messa in atto dal “mister” era sempre la stessa: approfittare del suo ruolo, instaurando con la giovane vittima un rapporto premuroso, confidenziale e molto generoso, finalizzato ad abbassare progressivamente le difese del minore fino a coinvolgerlo in attività sessuali. L’uomo, che non ha mai manifestato pentimento per i suoi gesti, ha potuto compiere indisturbato le sue azioni facendo leva sul senso di colpa dei minori.

I ragazzi non riuscivano a ribellarsi a causa di tutte le attenzioni ricevute dal “mister”, costituite anche da somme di denaro, ricariche telefoniche e regali di ogni sorta, che costringevano le facili prede a ricambiarlo, assecondando le sue richieste sessuali. L’attività investigativa ha consentito al Pubblico Ministero titolare dell’indagine di raccogliere solidi e inoppugnabili elementi per rinviare a giudizio l’arrestato, anche per altri abusi sessuali commessi in anni passati, quando l’uomo aveva collaborato con un’altra struttura dedita ad attività ricreative per giovani ragazzi.

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