25 Settembre 2014

Piacenza, tolti gli spuntini ai bambini dell’asilo per ridurre gli sprechi. I genitori sul piede di guerra

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A Piacenza le merendine diventano un caso politico dopo che l’assessore Giulia Piroli (Pd) ha deciso di togliere gli spuntini ai bambini per ridurre gli sprechi.Così ai bambini che frequentano gli asili comunali verrà “offerta” della frutta al posto degli spuntini, sia al mattino che al pomeriggio. I genitori ed i consiglieri di minoranza già sul piede di guerra.

(informazionelibera.info)

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La polemica tra l’assessore Piroli, i genitori e la minoranza: no alla merenda ai bambini, per ridurre gli sprechi. Una decisione improntata alla “riduzione degli sprechi” ma che ha fatto arrabbiare molti genitori (alcuni già raccolgono firme) e infiammato la minoranza, che si è presentata all’ultimo consiglio comunale con magliette recanti la scritta “ridateci la merenda” e cartelli in cui il sindaco Paolo Dosi (Pd) e la sua giunta venivano ironicamente effigiati come membri della Banda Bassotti intenti a portar via le merende ai bimbi.

La spiegazione dell’assessore Piroli, sulla decisione presa. “Il 50 per cento delle merende viene buttato – ha spiegato l’assessore Piroli – e in un periodo in cui migliaia di famiglie tirano la cinghia per arrivare alla fine del mese, un’amministrazione pubblica deve dare per prima il buon esempio. Per questo motivo abbiamo pensato che la priorità anche nel settore della ristorazione scolastica deve essere la limitazione degli sprechi”.

Molti genitori non sono d’accordo e protestano sui social network ed attraverso raccolte di firme per chiedere la revoca del provvedimento. “Tra tanti sprechi che un’amministrazione pubblica può eliminare, le merende non sono certo una priorità – commenta una mamma di un ragazzino dell’asilo Rodari, che si trova nel quartiere più popolare di Piacenza – e poi noi paghiamo per un servizio che ora viene impoverito”.

Ancor più dura la minoranza (Lega Nord, Forza Italia, Ncd, Fratelli d’Italia e la civica Piacenza Viva) che promette battaglia. “Una giunta che pensa di risparmiare meno di 40mila euro l’anno tagliando la merenda ai bambini è ormai alla frutta – commenta il consigliere comunale ed ex-parlamentare Massimo Polledri – la giustificazione per cui questo taglio sarebbe propedeutico all’eccessiva alimentazione è ridicola dato che qualsiasi dieta, soprattutto nei bambini, prevede lo spuntino mattutino e pomeridiano”. (ANSA)

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