10 Luglio 2014

Milano: piazza Gae Aulenti diventa teatro di dibattito pubblico

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Si sono riuniti ieri alle diciotto in piazza Gae Aulenti a Milano gli esponenti del Collettivo Zam e del Collettivo Lambretta, insieme a molte realtà associative, movimenti studenteschi e singoli cittadini per discutere di spazi comuni. Tra i presenti anche Piano Terra, piccolo centro sociale del quartiere Isoala-Garibaldi. Ecco le foto dell’incontro.

L’apertura del tavolo di confronto sugli spazi, organizzata dal Comune di Milano, è per Zam e Lambretta, centri sociali tra i più attivi e discussi in città, un’occasione intesa come spazio politico dove mettere in risalto contraddizioni, mancanze e problematiche che l’amministrazione ha creato non sforzandosi poi di risolvere.

“Siamo consapevoli che accanto alla dimensione politica data dagli spazi sociali occupati, ne esiste un’altra altrettanto fondamentale data da tutti quei soggetti che ogni giorno agiscono per il diritto alla città nel tessuto metropolitano… Per questo vogliamo discutere apertamente con diverse dimensioni delle opportunità e dei limiti che il tavolo di discussione può aprire.” Queste le parole che invitavano la cittadanza attiva a partecipare all’assemblea pubblica di ieri pomeriggio.

I punti critici del dialogo tra il Comune e i centri sociali riguardano innanzitutto il tema degli sgomberi, particolarmente importante per Lambretta e Zam che occupano spazi di proprietà comunale e regionale. Il sindaco, Giuliano Pisapia, sembra non aver dato garanzie da questo punto di vista, con la pretesa però, da parte di alcuni rappresentanti delle istituzioni di assicurare che non vengano occupati spazi nuovi. Pisapia “subisce” tralaltro le pressioni politiche dell’opposizione che chiede il rispetto della legge in materia di occupazioni. Inoltre, messo da parte il discorso non di poco conto sulla natura del tavolo di confronto, resta l’apparente mancanza di volontà comunale nel riconoscere i centri sociali, che nel comunicato non venivano citati come tali. La discussione, comunque, coinvolge anche altri enti attivi sul territorio come l’Arci, la Camera del lavoro, Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi e la Comunità Sant’Egidio.

La seconda convocazione del gruppo di lavoro comunale è prevista per fine luglio. Ci si chiede quindi, quali siano le intenzioni del Comune, soprattutto rispetto alle realtà che occupano spazi pubblici. Il timore, come sostiene Piano Terra, è quello che alla convocazione arrivata dal Comune “non sia estranea la preoccupazione delle istituzioni di arrivare a una normalizzazione sociale e territoriale in vista di Expo 2015”.

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