25 Febbraio 2014

Emergenza rifiuti, Reggio Calabria al “collasso”

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Mentre Pianopoli continua a rimanere out prosegue a rilento su tutto il territorio regionale la raccolta dei rifiuti. Da qualche giorno, infatti, vengono temporaneamente stoccati in siti privati o negli spazi messi a disposizione dall’aumento di capacità degli impianti esistenti, deciso dalla legge approvata durante l’ultima riunione del Consiglio Regionale.

Emergenza rifiuti a Reggio Calabria (strettoweb.it)

Emergenza rifiuti a Reggio Calabria (strettoweb.com)

A Reggio Calabria la situazione continua a rimanere gravissima. Sono centinaia di migliaia le tonnellate di rifiuti in strada, la città è letteralmente sommersa dai rifiuti. Nelle ultime notti l’intero comprensorio urbano è stato avvolto da una densa nube di fumo nero proveniente dalle decine di roghi di rifiuti accesi soprattutto in periferia. I mezzi dei Vigili del Fuoco continuano a lavorare senza sosta e l’attenzione delle autorità è concentrata ad evitare il dilagare dei rischi a livello sanitario.

L’impianto di Sambatello, strapieno e fermo da giorni a causa della chiusura di Pianopoli, accoglie i rifiuti raccolti in una sorta di enorme deposito, nell’area adiacente al sito di stoccaggio, che come concesso dalla legge approvata dall’ultimo consiglio regionale, funziona da parcheggio temporaneo in attesa della riapertura della discarica regionale o di altre soluzioni tampone. Ma il livello di pericolosità è altissimo. Il deposito può accogliere ancora all’incirca 2000 tonnellate di rifiuti ed il lavoro dei mezzi Avr, ai quali è stata data una disponibilità allo scarico h24, consente di raccogliere una media giornaliera di circa 200 tonnellate. Il che significa che entro una decina di giorni (probabilmente anche prima vista la richiesta da parte del Comune di aumentare la velocità di raccolta) la capacità aggiuntiva prevista per Sambatello dovrebbe esaurirsi. Ed a quel punto, se la Regione non avrà trovato nel frattempo soluzioni alternative, l’intero sistema potrebbe tornare al collasso totale.

La raccolta prosegue per il momento secondo il piano disposto da Avr di concerto con il Comune. Prima di tutto i punti sensibili: asili, scuole, ospedali ed uffici pubblici. Letteralmente invasi dai rifiuti sono i luoghi dove è più alto il rischio di infezioni. Successivamente si procederà allo sgombero delle vie del centro e solo allora si raggiungeranno le aree di periferia.

Ma considerando che la città produce ogni giorno una quantità complessiva di 200 tonnellate di rifiuti, all’incirca la stessa giornalmente raccolta da Avr, si comprende come per recuperare il pregresso, ammesso che la Regione trovi una soluzione utile per gli scarichi, ci vorranno diverse settimane se non addirittura mesi.

Dopo l’inchiesta pubblicata su La Repubblica pochi giorni fa, ad occuparsi del problema, nella giornata di ieri, anche una troupe di Striscia la Notizia che ha documentato l’assurdità di una situazione di totale emergenza che ha ormai valicato i confini regionali.

(fonte strill.it)

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