Il consiglio comunale di Laveno Mombello ha approvato la mozione del gruppo di maggioranza Civitas dedicata alla guerra a Gaza. Ma in assemblea non sono mancate le polemiche sul conflitto, che proprio nelle scorse ore sembra entrato in una fase decisiva, con i primi passi verso un accordo di pace.
Tutti concordi, in assemblea, sulla necessità che a Gaza si ponga fine al dramma della guerra. Ma il testo della mozione ha suscitato reazioni contrastanti: quella del centrosinistra che ha criticato la posizione del governo italiano rispetto al conflitto, e quella del centrodestra, che ha espresso voto contrario, e che ha criticato Civitas per la scelta di portare in consiglio comunale un tema non connesso alla politica amministrativa del territorio.
«Sono 157 gli Stati membri delle Nazioni Unite che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina – ha affermato il consigliere Francesco Anania (Centrosinistra), e tra questi Stati non c’è l’Italia, che anche di recente ha posto condizioni per il riconoscimento. Il modo migliore per tergiversare». Rivolto al sindaco, Luca Santagostino, e in riferimento al contenuto del documento presentato da Civitas, Anania ha ricordato che «non bisogna avere il timore di usare la parola “genocidio”, assente nella mozione». E poi ancora sull’operato dell’Italia: «Il governo si è opposto alle timide sanzioni proposte dalla Commissione europea per Israele. Sarebbe doveroso sospendere l’accordo di cooperazione che rende l’Unione europea primo partner commerciale di Israele. Queste richieste – ha aggiunto in conclusione il consigliere – possono partire anche dai Comuni, che sono gli enti locali più vicini ai cittadini».
Comuni che per Giuliano Besana, consigliere del gruppo di Centrodestra, non dovrebbero occuparsi di quello che succede a Gaza. «La pace – ha precisato Besana nel suo intervento – deve essere prioritaria per chiunque scelga di rappresentare le istituzioni, ma non si può non tenere conto di azioni diplomatiche che seguono regole che non vanno discusse in un consiglio comunale, dove si è chiamati a occuparsi di ciò che interessa la politica amministrativa del nostro territorio».
Il sindaco ha risposto citando l’articolo 59 del regolamento del Consiglio: «Prevede che possono essere trattati fatti di interesse locale e di particolare rilevanza nazionale. Non stiamo perdendo tempo – ha affermato Santagostino – e non stiamo facendo cose che non sono di competenza di questo consiglio comunale». La mozione è stata approvata con il solo voto contrario del Centrodestra.
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