Varese | 6 Giugno 2025

Luinesi a Varese per i 211 anni dell’Arma: «Attitudine all’ascolto e al dialogo»

Cerimonia al Comando provinciale, Gagliardo: cultura della sicurezza e territorio. Encomio per i militari dell'alto Varesotto Rossi e Usai, apprezzamenti per i colleghi De Martino, Menga e Bilello

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I carabinieri del Comando provinciale di Varese hanno celebrato i 211 anni dell’Arma con una cerimonia che si è svolta giovedì 5 giugno alla caserma di via Saffi. Encomi e apprezzamenti per diversi militari, tra cui i luinesi Giuliano Rossi, Riccardo Usai, Claudio De Martino, e i lavenesi Pietro Menga e Giacomo Bilello.

Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, e le altre massime autorità civili, militari e religiose della provincia. Presente anche una rappresentanza di carabinieri, specialità dell’Arma, militari degli Squadroni Eliportati Cacciatori e una delegazione luinese composta, tra gli altri, dal sindaco Enrico Bianchi, dal comandante della stazione carabinieri Roberto Notturno, da Stefano Castellano e Bruno Coluccio, presidente e vicepresidente della sezione locale dell’ANC, l’Associazione nazionale carabinieri.

Il colonnello Marco Gagliardo, comandante provinciale, ha invitato al raccoglimento per ricordare il 110° anniversario della Battaglia del Podgora, e «per onorare la memoria di coloro che, su quelle alture insanguinate, offrirono la propria vita in nome della Patria. Il loro sacrificio resta un monito eterno e un impegno alla pace». Gagliardo ha poi sottolineato il legame tra carabinieri e territorio, caratterizzato dalla «capacità di stare tra la gente, da quell’attitudine all’ascolto e al dialogo che da sempre qualifica la cultura della sicurezza». Essere carabiniere, ha ricordato il comandante provinciale, significa «essere esempio morale e punto di riferimento. E’ questa la vera forza dell’Arma: uomini e donne che sono, prima ancora di apparire».

Quanto ai riconoscimenti ufficializzati pubblicamente in occasione della ricorrenza, encomio semplice per il brigadiere capo con qualifica speciale Giuliano Rossi e per il carabiniere Riccardo Usai. «Comandante di motovedetta e addetto – si legge nelle motivazioni – evidenziando altissimo senso del dovere, spiccata iniziativa e ferma determinazione, intervenivano in soccorso di un uomo che si era buttato nelle acque del lago Maggiore minacciando intenti suicidi, riuscendo a porlo in sicurezza e a scongiurare tragiche conseguenze». Un fatto avvenuto a Laveno il 12 febbraio 2024.

Apprezzamento, invece, per l’appuntato scelto con qualifica speciale Claudio De Martino, per il carabinieri scelto Pietro Menga e per il carabiniere Giacomo Bilello. Il primo effettivo alla centrale operativa di Luino, gli altri due militari alla stazione di Laveno. «Addetti a centrale operativa di compagnia e a stazione distaccata, evidenziando prontezza e determinazione, prestavano attività di soccorso che ha consentito di porre in sicurezza una donna che, con intenti suicidi, si era ricoperta il capo con un sacchetto di plastica bloccato attorno al collo». Fatto che si è verificato a Leggiuno il 12 giugno 2024.

Nella foto di copertina, da sinistra: Giuliano Rossi (brigadiere capo), Bruno Coluccio (vicepresidente ANC sezione di Luino), Stefano Castellano (presidente ANC sezione di Luino ed ex comandante dei carabinieri della Stazione di Luino), il sindaco di Luino Enrico Bianchi, il comandante dei carabinieri della Stazione di Luino, Roberto Notturno.

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