Per la celebrazione della giornata nazionale dell’albero, che ricorre il 21 novembre di ogni anno, anche nel 2024 il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, avvalendosi delle proprie articolazioni sul territorio nazionale, ha promosso una serie di iniziative di educazione ambientale.
L’idea è quella di focalizzare l’attenzione sulla multifunzionalità e sulla fondamentale importanza del “verde urbano” attraverso il recupero di aree degradate, evidenziando così l’importanza della coesione sociale, del benessere collettivo e del rispetto degli spazi comuni.
In tutta Italia ed anche nella provincia di Varese, i reparti dei Carabinieri Forestale hanno organizzato, con la collaborazione di autorità locali, scolaresche ed associazioni, una capillare messa a dimora di piante forestali autoctone.
Queste iniziative rientrano nel progetto “Un albero per il futuro”: crea il bosco diffuso, in base al quale i Carabinieri Forestali portano a conoscere i tesori naturali del nostro paese e lasciano un segno verde di speranza nel mondo, aumentando il livello italiano di biodiversità.
Il progetto è rivolto in particolare alle scuole e agli studenti, i quali vengono coinvolti per conoscere le caratteristiche degli ambienti circostanti, facendo qualcosa in concreto per migliorare la qualità ambientale e consentire un maggiore assorbimento di anidride carbonica.
Diversi gli istituti scolastici della provincia di Varese ove si sono svolte le iniziative, vale a dire la scuola dell’infanzia e primaria “De Amicis” a Cugliate Fabiasco, la scuola primaria “Daniele Piccinelli” a Brinzio, la scuola dell’infanzia di Brezzo di Bedero, il liceo “Daniele Crespi” di Busto Arsizio e la scuola materna “Collodi” di Somma Lombardo.
La stessa manifestazione, inoltre, ha avuto luogo a Varese, ove alla presenza del Comandante Provinciale Colonnello Marco Gagliardo, del Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale Ten. Col. Fabio Scordo e dell’Assessore all’Ambiente Nicoletta San Martino, sono state consegnate alla dirigente scolastica, la dottoressa Gioia Caterina della scuola primaria “Sacco”, un sorbo montano, un melo e una targa di abete rosso derivanti dai vivai gestiti dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.
Oltre alla messa a dimora, si è svolta un attività di sensibilizzazione e divulgazione ambientale in cui gli alunni delle scuole sono stati coinvolti dai Carabinieri in dimostrazioni sulla biodiversità vegetale e animali. L’obiettivo è mettere a dimora un albero e poi un altro e poi avanti così fino a costruire un bosco intero, diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno insieme alle nuove generazioni, accompagnando i ragazzi in un percorso che aumenti sia la legalità che la qualità ambientale.
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