E’ entrato nell’ufficio del sindaco quando ancora non erano trascorse ventiquattro ore dalla sua elezione. E si è messo al lavoro, Ivan Vargiu, 42 anni, nuovo primo cittadino di Maccagno con Pino e Veddasca. Sulla scrivania le carte per il passaggio di consegne tra vecchia e nuova amministrazione. Ma è fuori dal municipio che Vargiu ha mosso i suoi primi passi da sindaco, insieme ai membri della lista Futuro.
«Ci siamo attivati per verificare i problemi segnalati dai maccagnesi ai nostri gazebo in campagna elettorale», racconta Vargiu, che nei giorni scorsi ha anche scelto i membri della sua giunta: l’architetto Andrea Sbernini sarà assessore con competenze su sviluppo economico, urbanistica e turismo. L’assessorato al turismo, evidenzia Vargiu, è una novità per il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca: «E stiamo inoltre lavorando per istituire una Commissione turismo e territorio, che farà da coordinamento nei rapporti tra Comune e operatori economici». E poi Patrizia Villani, insegnante della scuola primaria del paese, che da assessore si occuperà di sociale e scuole, e sarà anche vicesindaco. Il primo vicesindaco donna nella storia del Comune post fusione.
Le nomine, insieme alle deleghe per i consiglieri, verranno ufficializzate nel primo consiglio comunale, il 29 giugno. Ma intanto, come detto, i lavori sono iniziati “sul campo”: a Cadero, per prendere visione dei problemi legati alla presenza delle colonie feline, da affrontare con le associazioni che si occupano di animali e Ats, per quanto riguarda le pratiche di sterilizzazione, e con una pulizia delle strade già messa in programma, a Cadero così come a Maccagno inferiore.
A Pino i neo amministratori hanno incontrato i residenti dell’unica sezione elettorale dove Futuro ha perso con un ampio distacco rispetto alla compagine di Idea Comune, guidata da Davide Compagnoni. «Volevamo ripartire da qui per incontrare i cittadini e far sapere loro che saremo a disposizione», commenta Vargiu, che sul tema della collaborazione si rivolge anche alla futura opposizione in consiglio comunale: «Siamo per il confronto, per cambiare davvero le cose rispetto al passato, come abbiamo detto nelle settimane della campagna elettorale. Vogliamo che le cose vadano bene, nell’interesse della comunità».
Anche a Zenna il sindaco ha trovato materiale da aggiungere alla lista delle cose da fare: «La priorità che è emersa, incontrando i cittadini, è la manutenzione del verde pubblico. Sappiamo di dover ragionare sulla situazione contrattuale di chi si occupa del servizio, e nei nostri piani c’è la volontà di riportare in paese la figura dell’operaio comunale, che è una risorsa preziosa».
Nel frattempo, mentre le prime attività dei nuovi amministratori erano in corso, si è verificata una frana che ha portato alla chiusura di una strada secondaria tra Garabiolo e Campagnano: la strada è stata liberata dai massi, ma sul versante dovrà essere applicata una rete di contenimento; e alcuni giorni dopo un uomo anziano si è perso nei boschi della Veddasca, ed è stato poi recuperato da un elicottero dei vigili del fuoco. Due episodi che hanno fatto entrare il neo sindaco nel vivo del ruolo, fatto anche di imprevisti e insidie che si legano alla vastità del territorio da amministrare.
«La mia esperienza come dipendente dell’ufficio tecnico ha aiutato in queste prime fasi, e continuerà ad essere utile» aggiunge sul punto Ivan Vargiu, che ha ufficializzato a livello burocratico la sua posizione di sindaco a tempo pieno: «In questo momento l’approccio non può essere diverso. Il Comune, nonostante le elezioni, non si è mai fermato».
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