«Nessuno ci credeva quando due anni fa abbiamo deciso di buttare via tutto e rifare la squadra con ragazzi giovani. Siamo partiti con mister Scaglia e la sua “banda” di giovanotti, prevedendo un’annata di sofferenza e sfottò da parte di tutti, ma noi l’abbiamo definita “la base del progetto”».
Con queste parole il presidente della Casport, Fabrizio Saccone, commenta la stagione appena conclusa, che l’ha vista partecipare alla Terza Categoria. «Quest’anno – spiega il presidente – abbiamo continuato con mister Rudi il lavoro intrapreso l’anno prima, aggiungendo, ove possibile, qualità e cercando di migliorare i difetti dei singoli. Il risultato eccezionale che ci eravamo preposti a Natale è arrivato: sesto posto, con una cavalcata indescrivibile».
Il presidente è raggiante nel raccontare quanto la dirigenza sta portando avanti e il ringraziamento va soprattutto agli allenatori e ai dirigenti: «Rudi, Gianluca, Vito, Renzino, Max, Paolo, Armando, Danilo e Mattia. Grandi persone, allenatori di grandi qualità e grande esperienza. Questi sono ingredienti necessari per raggiungere gli obiettivi. Lo stesso vale per Saverio, Cristiano, Roberto G. e Roberto M.. Una dirigenza fantastica, un mix di ruoli e competenze messe al servizio della comunità, non li cambierei per nessuno al mondo. Fabrizio G. e Fabio V. vi stiamo aspettando, e permettetemi un caro saluto al nostro grande Danilo Tinti».
Ma il vero motore della società calcistica, con alle spalle sessant’anni di storia sono i giocatori. «Cosa saremmo senza i nostri atleti – si domanda Saccone retoricamente -? Dal più piccolo che ha cinque anni fino al più esperto che ne ha 34. Sessanta atleti che hanno vestito la nostra divisa in maniera egregia, sudando per questi colori, rimettendoci spesso anche le ossa, ma non mollando mai e rispondendo sempre presente ad ogni chiamata. Vi meritate grandi sforzi e rinforzi per la prossima stagione, abbiamo tutti un obiettivo: si chiama Seconda Categoria».
Un plauso, però, va anche a chi sta attorno agli atleti e ai tifosi: «Genitori, fratelli, sorelle, nonni e amici. I tifosi che ad ogni partita non sono mai mancati, l’ossigeno del nostro sangue biancorosso, pronti a battere le mani e anche a lanciarci qualche critica costruttiva. Senza di loro, non ci sarebbero le giuste motivazioni per crescere ogni giorno».
Un altro grande investimento effettuato dalla società è stato quello della realizzazione del campo sintetico. «Questo è senza dubbio il più grande regalo che abbiamo voluto fare ai nostri ragazzi e indirettamente al nostro Comune, interamente pagato dalla società, senza bandi e senza contributi. E oggi viene da dire se lo sono meritati i nostri atleti».
Con le elezioni amministrative alle porte, che si terranno i prossimi 8-9 giugno, il presidente Saccone, però, lancia un appello alle amministrazioni comunali di Castelveccana e Porto Valtravaglia. «Chiediamo a chi veramente vuole andare a sedersi sulla poltrona più importante di questi paesi di dare un taglio netto con il passato, la Casport non è affare di un privato, siamo un patrimonio della nostra valle con quasi 60 anni di storia. Meritiamo rispetto e meritiamo investimenti. Diamo la possibilità ai ragazzi della Valtravaglia di giocare a calcio a casa loro. Basta con le scuse, servono i fatti, quelli veri».
L’ultimo appello del presidente, prima di concludere, è rivolto al sostegno del territorio. «Chiunque abbia un’attività, con un piccolo gesto, può contribuire a far vivere il sogno di molti ragazzi, giocare alla Casport, vincere con questi colori e invecchiare con noi perchè la Casport non chiuderà mai. L’ultimo obiettivo che siamo prefissati per la prossima stagione è quella di aggiungere le squadre dei 2011, dei 2012 e dei 2017 e 2018. Per chiunque fosse interessato, le iscrizioni sono sempre aperte, così come lo sono quelle del campo estivo: dal 26 agosto fino all’inizio delle scuole, vi aspettiamo al nostro campo estivo dedicato a tutti i ragazzi nati dal 2012 al 2018».
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