Varese | 11 Dicembre 2023

La fisica Lucia Caspani a “Che tempo che fa”: il ritorno alla “sua” Insubria con un progetto sui fotoni

Cresciuta accademicamente nella sede comasca all’ateneo e oggi docente in Scozia, la dottoressa ha vinto un progetto Erc Consolidator che potrebbe aprire nuove frontiere in medicina

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È entrata nello studio di “Che tempo che fa” con Luciana Littizzetto, musica alta e standing ovation. È arrivata sul palco scortata dall’ironia e dalla simpatia eccezionali dell’attrice torinese e ad attenderla c’era Fabio Fazio, il conduttore della trasmissione da quest’anno in onda sul canale Nove.

La fisica Lucia Caspani per qualche minuto ha vissuto domenica sera tutto il bello della diretta, compreso quel filo di timidezza con cui, sorridendo, si è raccontata.

La Littizzetto l’ha introdotta a modo suo, scherzando sulla complessità scientifica del progetto e sul “cervello di ritorno” («Vorremmo che alcuni cervelli che ci sono qua in Italia andassero pure e quelli che valgono la pena rientrassero e lei è una di questi, un boomerang di neuroni, speriamo ne arrivino sempre di più») e spiegando che «Lucia ha vinto un bando della Comunità Europea e trasferisce all’Università dell’Insubria due milioni e mezzo di euro per studiare gli accoppiamenti dei fotoni».

Caspani ha poi spiegato brevemente le basi scientifiche del suo progetto, cercando di far capire in che modo possa riguardare anche la vita quotidiana di tutti noi.

Studentessa e poi dottore di ricerca in fisica all’Università dell’Insubria a Como, la fisica ha lavorato 13 anni all’estero, prima in Canada, poi a Edimburgo, e oggi è professoressa associata all’Institute of Photonics dell’università scozzese di Strathclyde. Ma ha scelto di tornare in Italia, all’Università dell’Insubria, al Dipartimento di Scienza e alta tecnologia di Como diretto da Michela Prest. Qui già era attesa come vincitrice del bando Fis 2021, per il quale l’Ateneo aveva inviato al Ministero la richiesta di chiamata diretta, ed è ora risultata vincitrice anche di un progetto Erc Consolidator, un bando del Consiglio di ricerca europeo che prevede un finanziamento Erc di quasi due milioni di euro e una durata di 5 anni.

Con Lucia Caspani, 42 anni, tornano in Italia il marito Matteo Clerici, anche lui fisico, stesso liceo, stessa università, e i figli Andrea e Marina, 11 e 7 anni.

Il progetto di Lucia Caspani, che prenderà avvio in primavera, si intitola “Quantum-enhanced nonlinear imaging (QuMIm)” e intende trasformare il campo dell’imaging non lineare e della microscopia usando l’entanglement, cioè la sovrapposizione quantistica di due o più fotoni che si comportano come una singola particella. Tale tecnica permetterà di migliorare l’imaging funzionale in tessuti biologici superando i limiti di una delle tecniche più diffuse, ovvero la microscopia a fluorescenza multi-fotone. Le potenziali applicazioni della nuova tecnica messa a punto da Caspani sono molteplici, per esempio lo studio del funzionamento del muscolo cardiaco o del tessuto cerebrale, fondamentali per fronteggiare malattie come l’Alzheimer o l’infarto.

«La microscopia è uno strumento fondamentale in medicina e biologia. Una tecnica in particolare permette di “fotografare” tessuti biologici in profondità sfruttando la combinazione di due fotoni, le particelle elementari della luce. Questa tecnica, chiamata microscopia nonlineare, è importantissima, essendo una delle più utilizzate per capire l’origine e l’evoluzione di diverse patologie. Più in profondità dentro agli organi riusciamo a spingerci in queste indagini, mantenendo un’alta risoluzione, più capiamo il loro funzionamento e i loro problemi. Il limite di profondità attuale è di circa un millimetro».

«Con questo progetto ci proponiamo di stabilire se la fisica quantistica possa aiutarci a sorpassare questo limite. Con il mio team, ci dedicheremo allo sviluppo di sorgenti di luce con proprietà quantistiche quali l’entanglement, e ad utilizzarle per ottenere immagini più in profondità. L’entanglement è una proprietà un po’ esotica della fisica quantistica grazie alla quale due fotoni sono connessi e correlati in modo tale da comportarsi come un’unica entità. Grazie a questa caratteristica che non ha eguale nel mondo classico, si potrebbero ottenere immagini tridimensionali all’interno dei tessuti, utilizzando un’illuminazione meno intensa che non li danneggi».

Il programma Erc, European Research Council, è stato creato dall’Unione Europea nel 2007 e finanzia talenti per svolgere “ricerca di frontiera” in qualsiasi disciplina, con l’eccellenza come unico criterio di selezione: eccellenza del ricercatore e del progetto proposto. E l’Università dell’Insubria si prepara a ricevere due progetti Erc: oltre a Lucia Caspani, c’è anche Mattia Sormani, 35 anni, che si è aggiudicato un milione e mezzo di ero per studiare l’alimentazione dei buchi neri come Erc Starting Grant 2023.

▶️ Il video dell’intervento di Lucia Caspani sul canale X di  «Che tempo che fa»

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