Andare alle radici dei valori, riflettere, allargare la propria prospettiva culturale e trovare così nuovi stimoli per impegnarsi a fondo e con ancora più efficacia nella vita politica sul territorio: è questo, in sintesi, l’obiettivo del Centro Studi “Comuni Orizzonti” fondato alcune settimane fa da alcuni sindaci del Varesotto tra cui anche il primo cittadino di Luino Enrico Bianchi.
Con lui anche il sindaco di Induno Olona Marco Cavallin, presidente della neonata associazione, Stefano Bellaria (Somma Lombardo), Irene Bellifemine (Malnate), Augusto Airoldi (Saronno), Cristiano Citterio (Vedano Olona) e Giovanni Resteghini (Bisuschio).
Non si tratta di un circolo politico, di un partito o di una realtà legata ad appartenenze politiche di alcun genere – questo ci tengono a farlo capire bene i sindaci che si sono messi in gioco in questa iniziativa – tanto da essere aperta a chiunque voglia impegnarsi in questo campo indipendentemente dallo schieramento a cui si sente più vicino.
Un messaggio che sembra già esser passato, dato che si sono già iscritte persone di varia provenienza politica, commenta il primo cittadino luinese: «L’iniziativa – spiega Bianchi – è partita proprio da noi sindaci, anche su sollecitazione dei responsabili della scuola di formazione sociopolitica di Gazzada, per far presente qual è il ruolo della politica, soprattutto amministrativa, delle città. È un centro studi che si propone di porsi come luogo di studio e di incontro di tutte le diverse ispirazioni per raccogliere i vari temi, fatiche e problematiche e confrontarsi su di esse».
L’obiettivo, ora, conclude Bianchi, è di «far atterrare in maniera più concreta sul territorio questa iniziativa, condividendola con gli amministratori locali e auspicando che si facciano promotori di questo progetto». E si inizierà proprio questa sera, a Varese, con l’evento “Impegno politico e bene comune: visioni e sfide per le nostre comunità” in programma alle ore 21.00 presso la sala Upel (via Como 40), durante la quale verrà presentato al pubblico il Centro Studi con anche la partecipazione di Mauro Magatti, preside della facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
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