Lo scorso 31 agosto è stato arrestato un 44enne di cittadinanza straniera domiciliato nel Luganese che, anche attraverso numerose società, è sospettato di aver commesso una serie di reati finanziari nel corso di più anni.
In particolare, secondo quanto fa sapere la Polizia cantonale, questi avrebbe utilizzato numerose società, poi fallite, per contrarre debiti che sapeva non avrebbe mai pagato utilizzando gli importi e i servizi così ottenuti per finanziare uno stile di vita molto costoso, che non avrebbe altrimenti potuto permettersi.
Il 44enne è anche accusato di aver fornito false informazioni al fine di ottenere un credito Covid-19 garantito dalla Confederazione di 400mila franchi.
Le principali ipotesi di reato nei suoi confronti sono quelle di truffa, bancarotta fraudolenta, cattiva gestione, diminuzione dell’attivo in danno dei creditori, omissione della contabilità, falsità in documenti e riciclaggio di denaro.
La misura restrittiva della libertà nei confronti del 44enne, che recentemente era anche divenuto presidente di un sodalizio sportivo ticinese, è già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi. Nel contesto delle verifiche e delle perquisizioni, è stata sequestrata diversa documentazione che sarà ora oggetto di ulteriori approfondimenti.
L’inchiesta è coordinata dal Procuratore generale sostituto Andrea Balerna. Considerati gli accertamenti in corso, non verranno rilasciate ulteriori informazioni.
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