Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale del Ticino comunicano che sono giunti a conclusione gli accertamenti relativi a un’importante serie di furti con scasso (rottura dei vetri e/o effrazione compiuta attraverso degli attrezzi) commessa principalmente ai danni di esercizi pubblici del Bellinzonese.
L’indagine era stata avviata il 9 maggio scorso quando, nel territorio di Bellinzona, erano stati arrestati un 23enne svizzero e un 23enne turco, entrambi residenti nella regione: quella notte, infatti, in seguito ad alcuni furti e tentativi di furto con scasso era stato predisposto un dispositivo coordinato dalla Polizia cantonale che aveva portato al fermo dei due giovani da parte di agenti della Polizia città di Bellinzona.
I contestuali approfondimenti effettuati nel frattempo hanno permesso di accertare la responsabilità dei 23enni (sia insieme che singolarmente) in una quarantina di furti con e senza scasso commessi o tentati nel corso di svariati mesi, ai danni prevalentemente di esercizi pubblici o all’interno di veicoli. Il totale della refurtiva è stato stimato in oltre 40mila franchi, mentre i danni denunciati ammontano a circa 100mila franchi.
Le ipotesi di reato nei confronti dei due giovani sono quelle di ripetuto furto con scasso, ripetuto danneggiamento e ripetuta violazione di domicilio. L’inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis.
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