Brenta | 30 Maggio 2023

Ex conceria di Brenta, dal Comune pronti fondi per completare il processo di bonifica

Nella serata di ieri è stato il sindaco Gianpietro Ballardin, nell'ultima seduta di consiglio comunale, ad annunciare la notizia per la quale ha espresso la sua grande soddisfazione

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Quattro anni dopo il respingimento del ricorso, effettuato dalla proprietà dell’ex conceria di Brenta, in rapporto all’intervento con cui il primo cittadino del paese, Gianpietro Ballardin aveva provveduto alla chiusura degli accessi all’area, abbandonata da anni ad uno stato di degrado, ma oggi il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha reso note le motivazioni della sentenza con cui ha accolto le motivazioni del ricorso del Comune di Brenta.

La vicenda si inserisce in un complesso iter burocratico che da 15 anni – cioè dal fallimento della società che gestiva la conceria, dichiarato nel 2008 – tiene in ostaggio il sito che sorge a lato della strada statale 394, all’interno del quale sono presenti rifiuti di vario e materiale che andrà analizzato prima della bonifica.

Il Comune di Brenta, assistito dall’avvocato Luca Carignola, si è mosso in questi anni affrontando le estenuanti procedure per risalire al soggetto responsabile dell’intera area, al quale imputare ordinanze e provvedimenti – per agire, attraverso le azioni indicate a suo tempo dal sindaco e dalla Regione Lombardia per sanare gli spazi interni dell’ex conceria, dove i carabinieri forestali nel 2019 rilevarono evidenti problemi di carattere igienico sanitario, uniti ad altre criticità.

Allora, si era anche aggiunto, dopo l’avvenuta individuazione del proprietario, lo scoglio della indisponibilità di quest’ultimo a collaborare per mettere in sicurezza il sito, peraltro al centro di un progetto di bonifica coordinato da Regione Lombardia, per il quale il Comune di Brenta ha già a disposizione i fondi e per i quali si è resa recentemente disponibile, attraverso specifico incontro,  ad ulteriori finanziamenti dovessero rendersi necessari per completare il processo di bonifica complessivo dell’area.

La storia recente dell’ex Conceria Fraschini inizia nel 2008, quando con una sentenza del Tribunale di Milano, la società viene dichiarata fallita e l’anno successivo prende il via il procedimento penale nei confronti dei proprietari originari dell’immobile per inquinamento colposo, procedimento in cui risultano parti offese tra la Regione Lombardia, la Provincia di Varese, il Comune di Cittiglio e quello di Brenta.

Dal 2009 in avanti sono stati numerosi gli incontri e le riunioni con le parti coinvolti, soprattutto sovracomunali, con l’obiettivo di poter risolvere una situazione delicata, arrivando fino ad oggi, dove finalmente grazie ad enti locali, come il Comune di Brenta e quello di Cittiglio, probabilmente si sta arrivando ad una soluzione di riqualifica definitiva.

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