Varese | 21 Marzo 2023

Alto Varesotto, in carcere il giovane accusato di tentato omicidio: «Preso da un raptus»

Il ragazzo, 29enne, ha ammesso di aver agito sotto l'effetto di alcol e cocaina, e di aver scambiato la "zia" con la propria compagna. Domani comparirà davanti al giudice

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Si trova in carcere il ragazzo di ventinove anni accusato di tentato omicidio nei confronti di una quarantenne, una sorta di zia acquisita che da tempo lo ospitava nella propria casa di Cittiglio, dove la donna vive insieme ai figli e al compagno.

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura cautelare a carico del giovane. L’aggressione, di prima mattina, risale al 10 marzo scorso. La donna in quel momento era ancora a letto, con i figli piccoli ma senza il marito, già uscito per andare al lavoro, e ad un certo punto si era trovata con uno strofinaccio imbevuto di ammoniaca stretto sul volto. Divincolandosi, in preda alla disperazione, era riuscita a sottrarsi alla presa, lanciando poi l’allarme.

Il ragazzo ha attribuito il folle gesto ad un raptus, scattato a seguito di una notte senza sonno, dovuta al consumo di cocaina e alcol della sera precedente. Sera durante la quale il ventinovenne – secondo il suo racconto – aveva litigato con la compagna, scambiata poi con la “zia” il mattino seguente, in preda al pesante stato confusionale, da cui il giovane sarebbe riemerso vedendo che la persona aggredita opponeva resistenza. La stessa persona tempo fa lo aveva accolto in casa dopo che il ragazzo era stato allontanato dalla compagna e dai familiari a causa dei suoi comportamenti violenti, trovando ospitalità dalla quarantenne, convivente del fratello del suo patrigno.

L’arresto è arrivato a seguito di alcuni giorni di ricovero nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Cittiglio, dove gli accertamenti medici hanno confermato l’assunzione di alcol e droga da parte del ventinovenne, che non risulterebbe affetto da disturbi mentali, in base a quanto emerso da un ulteriore esame.

Il giovane, difeso dagli avvocati Corrado Viazzo e Valentina Commisso, comparirà domani davanti al gip e in quella sede potrà chiarire la propria posizione e le motivazioni del gesto. La vittima dell’aggressione, ancora scossa per quanto successo, è al momento ospitata da alcuni parenti. Non se l’è sentita di rientrare a casa. Ad assisterla è l’avvocato luinese Simona Ronchi.

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