Luino | 15 Marzo 2023

A Luino in 2mila per la Via Crucis con l’arcivescovo: «Oggi è il tempo giusto per amare»

Grande partecipazione, ieri sera, alla celebrazione che ha attraversato le vie della città per concludersi al Parco a Lago. Il richiamo di monsignor Delpini al “qui e ora”

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(fotografie di Francesco Marmino) C’era il vento che soffiava forte, freddo e instancabile, ma anche il calore di un’intera comunità in preghiera, ad accompagnare la lunga fila di fedeli che, dall’oratorio San Luigi di Luino, è scesa, passo dopo passo, verso il lungolago insieme all’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

Almeno duemila, infatti, le persone che nella serata di ieri, martedì 14 marzo, sono accorse in città, dai paesi limitrofi ma anche da quelli più lontani della provincia, per partecipare a una delle Via Crucis che il pastore della diocesi ambrosiana guida durante la Quaresima in ogni zona pastorale.

Un momento speciale per tutti i credenti che si stringono intorno al proprio vescovo per pregare insieme a lui in uno dei tempi forti dell’anno liturgico, quello che precede la Pasqua, con lo sguardo puntato in particolare sui giovani che a luglio (anche da Luino) si ritroveranno a Lisbona per vivere la Giornata Mondiale della Gioventù.

Quattro le stazioni scelte per la celebrazione, poste in altrettanti punti nevralgici e significativi per la cittadina lacustre: via Bernardino Luini, accanto alle scuole elementari e medie, piazza Risorgimento, centro della vita pubblica, Palazzo Verbania, emblema della storia e della cultura, e il Parco a Lago, luogo di ritrovo per tantissimi luinesi in numerose occasioni. A presidiarle, rappresentanti di alcune delle tante realtà associative locali, dalla Caritas all’Unitalsi passando per le sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Tra preghiere, canti, riflessioni e momenti di silenzio, le parole di monsignor Delpini hanno infine sovrastato le raffiche di vento e lo sciabordio del lago donando a tutti i presenti raccolti sulle gradinate del lungolago insieme alle autorità – i sindaci di Luino e Maccagno, amministratori e giovani rappresentanti del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi e vertici delle forze dell’ordine – e ai molti volontari un monito semplice, eppure estremamente importante: «Oggi non è il tempo per insultare, per lamentarsi, per disprezzare gli altri. Oggi è il tempo giusto per amare, per decidere, per donarsi. Oggi, oggi: non sciupate questo oggi».

Un richiamo potente al qui e ora, quello dell’arcivescovo. Un qui e ora che apre, però, alla vita vera, fatta di coinvolgimento e responsabilità da assumersi in prima persona, perché la costruzione della pace, in ogni ambito dell’esistenza, passa dalle azioni di ciascuno: «Questo è il tempo per decidere se vogliamo vivere o se ci rassegniamo a morire. Per decidere se vogliamo lasciarci dominare dalla violenza, dalla presunzione o dalla rabbia o se vogliamo essere liberati dall’amore che perdona, dal servire con lo stile di Gesù, dall’abbraccio del Padre che rende partecipi della sua stessa vita. Non c’è per nessuno una stagione per accontentarsi di tirare avanti, di assestarsi nella ripetizione, di restare immobili. Non c’è mai tempo per sopravvivere, siamo sempre chiamati a vivere, in ogni età e in ogni situazione».

A ringraziare in modo particolare monsignor Delpini per la sua presenza, la Comunità Pastorale “Madonna del Carmine” e tutto il Decanato di Luino per l’accoglienza e l’organizzazione della celebrazione è stato, in conclusione, il vicario episcopale della Zona pastorale di Varese, monsignor Giuseppe Vegezzi, che ben conosce la realtà cittadina per avervi trascorso i primi anni del suo ministero sacerdotale come coadiutore dal 1984 al 1988: «Quello di questa sera è stato un momento speciale per tutta la nostra zona. Un segno che tutti, insieme, possiamo davvero testimoniare l’essere discepoli del Signore».

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