Maggioranza contro minoranza a Marchirolo, nella polemica sui compensi da riconoscere al responsabile dell’ufficio tecnico che dopo il pensionamento raggiunto alla fine dello scorso mese di agosto è rientrato in servizio come collaboratore esterno dell’ente, con una retribuzione di 86.600 euro per 15 mesi.
Cifra che per il gruppo consiliare d’opposizione “Marchirolo in Comune” corrisponde ad un “immane spreco di denaro pubblico”, se rapportata alla retribuzione media di un geometra comunale, compresa tra i 35 mila e i 40 mila euro, e che invece per il gruppo “Marchirolo in Azione”, del sindaco Emanuele Schipani, si inserisce in una procedura attivata tramite bando nel pieno rispetto delle regole e, soprattutto, per non lasciare scoperto l’ufficio più importante della struttura comunale, in attesa che dai circuiti della burocrazia – noti per lentezza e complessità – venga individuato il successore del professionista andato in quiescenza.
Dopo i focus sulla questione pubblicati via Facebook a colpi di note dai due gruppi, il tema è finito martedì sera sui banchi dell’assemblea pubblica, nella sala consiliare del municipio. Con delle premesse non buone, dopo l’annuncio dell’amministrazione, fatto sempre via social, riguardante i possibili risvolti legali per quanto scaturito dalla polemica, con particolare riferimento all’accusa di pagare una persona come se al suo posto ce ne fossero due.
Falsità? «No, critica politica basata su cose concrete», ha spiegato in aula il consigliere Stefano Bozzolo di “Marchirolo in Comune”, entrando nel merito del sistema di classificazione del personale che secondo il gruppo di minoranza – rappresentato anche dai consiglieri Marco Gilardi e Patrizia Fasulo – avrebbe consentito al Comune di ricercare una figura con una diversa posizione economica rispetto a quella del professionista reintegrato come collaboratore esterno, per assicurarsi le mansioni necessarie a portare avanti l’ufficio con una spesa più contenuta. Nel mirino dell’opposizione anche gli aspetti procedurali – e dunque strettamente tecnici – della vicenda, trattata, secondo i tre consiglieri, assemblando un “Frankenstein legislativo”, cioè rifacendosi a “pezzi di norme” in un quadro complessivo difficile da comprendere.
Di spesa ha parlato anche il sindaco Schipani, ricordando alla minoranza che per la retribuzione relativa al 2021 dello stesso responsabile dell’ufficio tecnico, l’ente aveva sborsato 101.892 euro, più di quanto previsto dal nuovo accordo, definito per salvaguardare l’efficienza dell’ufficio e lo sviluppo dei progetti legati al Pnrr – ha sottolineato il primo cittadino – puntando su una figura con un’esperienza quasi decennale all’interno dell’ufficio stesso, mentre la macchina burocratica muove i suoi lenti passi per arrivare all’assunzione di un nuovo tecnico. «A quel punto – ha concluso Schipani – trovato il profilo, l’incarico conferito al geometra potrà cessare. In qualsiasi momento».
Ma il confronto in Consiglio comunale non si è esaurito con il botta e risposta su modelli contrattuali e cenni normativi. Il passaggio “via Facebook” della questione geometra ha avuto i suoi risvolti: «Con quel post avete scatenato rabbia sociale – ha affermato il consigliere di maggioranza Massimo Mastri rivolgendosi al collega d’opposizione Bozzolo – C’è chi ha preso insulti pesanti perché altri, dopo aver letto, si sono lasciati andare».
E quindi? Meno social network e più assemblee pubbliche? Come si fa a coinvolgere i cittadini sui temi che interessano la collettività, se le sedie riservate al pubblico durante i Consigli comunali restano quasi tutte vuote? Sono domande che riguardano la politica locale su larga scala; quanto a Marchirolo e ai problemi di metodo, la minoranza avrà le sue risposte, anche in forma scritta, sulla vicenda dell’incarico professionale. E il sindaco, prima di chiudere la seduta, ha auspicato una maggiore collaborazione tra gruppi consiliari, in chiave costruttiva, per il futuro.
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