Il tema della manutenzione è uno di quelli che si declina in modo molto variegato, nell’attività delle amministrazioni comunali, a seconda dei tanti ambiti a cui si può correlare: verde pubblico o pulizia, certo, ma anche la sicurezza delle strade è uno dei punti caldi sui quali si cerca di insistere, specialmente quando le competenze appartengono ad altri enti.
È il caso, ad esempio, della SS394 nel tratto che va da Luino al confine di Stato di Zenna e viceversa: qui, come afferma il gruppo consiliare Impegno Civico MPV, è presente «un problema che sta diventando sempre più grande», ovvero la «mancata manutenzione delle rive che fanno da cornice, a monte ma anche a valle» della statale e che si ripercuote in maniera particolare proprio sul territorio di Maccagno con Pino e Veddasca.
Arbusti alti decine di metri che incombono sulla carreggiata, talvolta anche secchi, e poi pioggia, neve o vento forte a fare la loro parte: sempre più spesso, dunque, «quella direttrice viene interessata dalla caduta di rami e anche di interi alberi, con ripercussioni immediate sulla circolazione. Abbiamo perso il conto delle volte in cui i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per porre rimedio a piccoli o grandi disastri e per ripristinare la circolazione in sicurezza», chiosa l’amministrazione.
Ma il tema della sicurezza di questa fondamentale arteria riguarda da vicino non solo le almeno mille auto di frontalieri che ogni giorno vi transitano per due volte, ma anche il “classico” traffico locale e quello dei turisti che, specialmente il mercoledì, arrivano da nord diretti verso il mercato di Luino. Insomma, la SS394 è la «porta d’ingresso in Italia» per chi scende dalla Svizzera: «possibile – si chiede la giunta del sindaco Fabio Passera – che non possiamo dare del nostro Paese un’immagine migliore?».
E questo è, dunque, l’oggetto di una lettera firmata dal primo cittadino di Maccagno con Pino e Veddasca e da quelli di Luino e Tronzano Lago Maggiore, Enrico Bianchi e Antonio Palmieri, inviata al Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello per richiedere un supporto da parte sua e dell’ente con l’intento di «risolvere questo annoso problema» che, soprattutto in caso di maltempo, può davvero mettere a rischio l’incolumità di migliaia di persone.
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