Lombardia | 25 Maggio 2022

Siccità, Lombardia pronta a dichiarare lo stato di “crisi idrica regionale”

Il punto della situazione nella nuova seduta del Tavolo regionale dedicato. L’assessore Sertori: «Indispensabile monitoraggio costante. Situazione difficile per comparto irriguo»

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Dopo la prima seduta di fine marzo, è stato riconvocato nella giornata di oggi, mercoledì 25 maggio, il Tavolo regionale per la crisi idrica per fare il punto sulla situazione delle risorse idriche in Lombardia.

Nel corso della seduta è stato annunciato l’imminente provvedimento di giunta con la quale verrà dichiarato lo stato di crisi idrica regionale e si disciplinerà, di conseguenza, l’applicazione “ragionata” delle deroghe al deflusso minimo vitale sia sulle aste fluviali di Adda e Oglio sia sugli altri sottobacini idrografici del territorio regionale. Saranno dunque applicate misure finalizzate al contenimento dei prelievi e al risparmio idrico e la delibera avrà come finalità anche quella di semplificare e velocizzare il rilascio delle deroghe provenienti dai singoli soggetti.

Nonostante le precipitazioni che in queste ultime settimane sono cadute anche sull’alto Varesotto, il monitoraggio effettuato in questo periodo, sia a livello regionale sia a livello di Osservatorio del Distretto idrografico del fiume Po, ha confermato la persistenza di una situazione di “severità idrica media” (arancione) su tutto il territorio lombardo.

Sulla base dei dati resi disponibili da Arpa Lombardia è stata inoltre confermata una situazione delle scorte idriche con un significativo deficit rispetto ai dati medi del periodo: nel complesso il manto nevoso, gli invasi idroelettrici montani e i volumi accumulati nei grandi laghi regolati sono complessivamente inferiori al 50% rispetto alla media di riferimento (2006-2020).

Le previsioni metereologiche a breve e medio termine indicano un rapido passaggio di una perturbazione nella parte alpina e prealpina della Lombardia che si esaurirà entro questa settimana e che dovrebbe comunque contribuire ad alleviare la situazione di deficit senza però incidere significativamente sulla mancanza di risorse.

Dopo l’incontro di fine marzo, in accordo con l’Osservatorio Distrettuale del fiume Po, Regione Lombardia ha adottato una specifica deliberazione che ha consentito relativamente ai bacini idrografici dell’Adda e dell’Oglio di attivare la deroga parziale al deflusso minimo vitale (DMV): «A fronte dell’operazione di utilizzo della deroga del DMV per invasare acqua nei principali laghi (nello specifico Lago d’Iseo e Lago di Como) – spiega l’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertoriabbiamo ora sufficiente risorsa per iniziare l’irrigazione. La collaborazione tra i componenti del tavolo, consorzi di irrigazione e bonifica, associazioni agricole e Regione è stata proficua. Gli agricoltori hanno accettato di posticipare la semina in attesa si invasare acqua sufficiente per avviare l’irrigazione».

«Oggi a consuntivo possiamo dire – continua Sertori – che posticipare la semina e utilizzare la deroga al DMV per invasare i laghi ci ha messo in condizioni per i prossimi 10/15 giorni di poter erogare in quasi tutti i comprensori i volumi d’acqua necessari al comparto agricolo nonostante la scarsità di piogge. Allo stesso modo la collaborazione di tutte le parti fin qui manifestata deve permanere per affrontare da domani in avanti una crisi idrica che non è certo terminata. Continua in ogni caso il monitoraggio di Regione Lombardia sulla situazione delle riserve idriche e livelli dei laghi. Considerata la situazione, rimane indispensabile un monitoraggio costante della crisi in corso. La Regione si riserva infine di valutare anche le criticità relative all’uso potabile dell’acqua».

«Stiamo monitorando con attenzione la situazione – conclude l’assessore – e confermo che la Giunta Regionale assumerà tutte le decisioni possibili nella direzione di alleviare la difficile situazione del comparto irriguo pur sempre nel rispetto della tutela dell’ambiente». Una situazione evidenziata anche da Coldiretti Varese, che ha sottolineato come la siccità sia «diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana».

«Un provvedimento urgente per affrontare una situazione critica che sta mettendo a rischio i raccolti e la tenuta delle aziende agricole. Abbiamo studiato – aggiunge l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – un documento che possa coniugare le diverse esigenze, partendo però dalla necessità di produrre cibo. Ci sono difficoltà congiunturali per il settore primario, dovute anche a rincari energetici e all’incertezza internazionale e la Regione vuole mettere in campo tutti gli strumenti possibili per aiutare le aziende a superarle».

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