Tutto era partito nel mese di ottobre scorso a seguito di una denuncia presentata da un ragazzo poco più che trentenne.
Costui, camminando a piedi per una strada secondaria della Valcuvia, era stato avvicinato da un uomo che si era offerto di dargli un passaggio per accompagnarlo a casa. Invece di accompagnarlo dove richiesto, l’uomo l’aveva condotto presso la propria abitazione dove ad attenderlo vi era suo fratello assieme al quale, brandendo un’ascia, lo ha minacciato e percosso intimandogli di non tornare più nel bosco in cerca di spacciatori.
Infatti, il ragazzo aveva ammesso di assumere sostanze stupefacenti ma, spaventato dell’accaduto, e dopo aver acquistato la libertà da quella situazione, ne aveva parlato con alcuni amici che lo hanno convinto a rivolgersi ai carabinieri e sporgere denuncia.
Le indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Luino hanno ben presto consentito di individuare gli autori dell’aggressione: si tratta di due fratelli, uno dei quali consigliere in un Comune del territorio da sempre apertamente schierato contro il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nei boschi delle valli.
Con la perquisizione che i miliari hanno condotto presso l’abitazione degli aggressori, oltre a sequestrare l’ascia usata per minacciare il malcapitato, con sorpresa, i Carabinieri hanno potuto anche sequestrare ben 30 grammi di marjuana che l’uomo teneva per sé dentro casa e per uso personale. Per questo motivo gli è stata contestata la violazione della normativa che punisce amministrativamente chi detiene in modo illecito stupefacente per uso personale.
Entrambi i fratelli sono stati poi denunciati per violenza privata, percosse e minacce contro il 30enne.
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