Varese | 23 Settembre 2021

Covid, nel territorio dell’ATS Insubria sospesi 900 operatori sanitari non vaccinati

Il grave problema riguarda i medici di base che assistono 1500-1700 persone. Nel comasco prima sospensione. "Situazione in divenire, può accadere anche nel Varesotto"

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Nella consueta conferenza stampa di ATS Insubria, tenuta oggi online, che periodicamente aggiorna la popolazione delle province di Varese e di Como sull’andamento della pandemia, è stato annunciato che ben 900 operatori sanitari sono stati sospesi dall’attività professionale per non essersi ancora vaccinati.

L’analisi, da parte dell’azienda sanitaria, è in continuo aggiornamento ed analisi, ma ci sono alcune situazioni nel territorio che destano particolare preoccupazione. Al momento, il numero dei cosiddetti “no vax” non è rilevante da un punto di vista numerico: tra questi ci sono gli operatori che hanno scelto finora deliberatamente di non vaccinarsi e quelli che, invece, non si sono vaccinati per motivi di salute. Lo stesso non si può dire in relazionE alle conseguenze che queste prese di posizioni possono generare, soprattutto tra i medici di base.

Un caso è stato segnalato in provincia di Como, hanno spiegato dalla direzione sanitaria, dove un medico di base è stato sospeso. Il problema riguarda il fatto che ogni medico di famiglia assiste circa 1500-1700 pazienti. Nel caso specifico le criticità che si sono riscontrate interessano proprio loro: i due medici con il quale il dottore sospeso lavora in rete, nei primissimi giorni, hanno dovuto sopperire al servizio, andando a raddoppiare i casi da seguire, con relativi disagi per tutti.

Stiamo cercando disperatamente e con grande difficoltà medici ai quali conferire incarichi temporanei fino al 31 dicembre o fino alla data in cui il medico di base deciderà di vaccinarsi, se lo farà – continuano dall’ATS Insubria -. In questi casi siamo in contatto diretto con i sindaci del territorio coinvolto per gestire la situazione al meglio”.

I problemi potrebbero emergere anche in provincia di Varese, gli aggiornamenti sono in continuo divenire, ma stiamo agendo con la massima cautela: stiamo sospendendo solo nel momento in cui non vi siano altra soluzioni, anche perchè il numero di sanitari che si stanno vaccinando aumenta costantemente”, commentano ancora.

Dal canto suo, però, l’ATS Insubria invita tutti gli operatori sanitari affinché quotidianamente dicano ai pazienti, ai colleghi e ai loro assistiti quanto sia di fondamentale importanza vaccinarsi.

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