Italia | 19 Agosto 2021

Euro 2020, riviviamo insieme le emozioni del trionfo azzurro

Il cammino dell’Italia e i suoi protagonisti che hanno portato la squadra allenata da mister Roberto Mancini. Una vittoria che mancava dal 1968

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Poco più di un mese è passato dal trionfo dell’Italia a Euro 2020, un trionfo che possiamo definire allo stesso tempo inatteso e atteso. Inatteso perché, diciamocelo, gli Azzurri a giugno non partivano certo con il favore dei pronostici, considerando che la Francia e il Belgio sulla carta avrebbero dovuto dominare il torneo continentale in lungo e in largo, e atteso perché lo aspettavamo da oltre 50 anni.

Sì perché l’ultima nostra vittoria a un Europeo risale al lontano 1968! Una maledizione che sembrava infinita, spezzata finalmente dalle parate di Donnarumma, soprattutto in occasione della doppia lotteria dei calci di rigore contro Spagna e Inghilterra, e dagli interventi provvidenziali del duo Bonucci-Chiellini, che in più di un’occasione hanno tenuto in piedi l’Italia.

Se loro 3 sono stati i protagonisti assoluti del bellissimo (e vincente) cammino azzurro, non possiamo dimenticare l’apporto offerto da Chiesa, devastante quando è stato schierato titolare al posto di Berardi, da Barella, fondamentale contro il Belgio con un suo bellissimo goal, e da parte dei “gregari” Locatelli e Pessina, che hanno fatto la differenza rispettivamente contro Svizzera e Austria.

E potremmo così continuare a farvi i nomi e i cognomi degli eroi che ci hanno permesso di esultare l’11 luglio. Perché in fondo tutti e 25 gli uomini della rosa hanno dato qualcosa, a eccezione del terzo portiere Meret che non ha giocato nemmeno un minuto.

All’inizio sembrava tutto facile, e poi…

Se l’Italia fosse un cavallo sarebbe un cavallo di razza, la cui andatura è stata galoppante a metà giugno, considerando il dominio incontrastato nel Gruppo A con 3 vittorie su 3, 7 goal realizzati e 0 subìti, poi tendente al trotto a fine giugno con l’Austria, con cui abbiamo davvero rischiato grosso ma solo nel secondo tempo regolamentare.

Con la Spagna dal trotto siamo passati al passo, perché le Furie Rosse ci hanno messo alle corde grazie alla loro velocità e al loro palleggio. E quando pensavamo che la vittoria nei 90 minuti regolamentari fosse ormai cosa fatta, ecco che ci pensa Morata a guastarci la festa, o, meglio a posticipare la festa. Sì perché ai calci di rigore alla fine abbiamo avuto noi la meglio, come abbiamo avuto noi la meglio in finale con l’Inghilterra che partiva da super favorita.

Da non favoriti a vincitori

L’Italia avrà anche vinto l’Europeo, ma quanti a metà giugno puntavano veramente su di lei? Quanti siti dotati dei migliori bonus benvenuto la davano come favoritissima al posto di Francia e Belgio? Pochi a dire la verità, e la colpa in fondo non è tutta loro. Con questo non intendiamo dire che non fosse forte quanto i campionissimi in maglia blu o in maglia rosso-giallo-nera, ma considerando il valore della nostra rosa c’erano sicuramente poche stelle su cui fare affidamento. In poche parole la nostra Nazionale ha sorpreso tutti, anche gli scommettitori, perché ha vinto grazie alla forza del gruppo e non grazie alle giocate in solitaria di fuoriclasse assoluti di cui forse non disponiamo.

A Euro 2020 non avevamo, e probabilmente non avremo mai nemmeno in futuro, uno come Mbappé, che di solito trasforma in oro ogni pallone che tocca, e nemmeno uno come Lukaku, una forza della natura quando è in progressione palla al piede. Nonostante queste mancanze nel calcio è davvero possibile fare tanta strada, e questo gli Azzurri lo hanno dimostrato. Come? Dando più del 100% e aiutandosi l’un l’altro, perché in fondo sono stati più di un gruppo: sono stati un gruppo di amici.

Pronti per Qatar 2022?

All’inizio della prossima avventura, stavolta mondiale, manca ancora un po’ di tempo, eppure Mancini sta già lavorando per farsi trovare pronto all’appuntamento qatariota del 2022 in cui vogliamo essere ancora una volta protagonisti. Stiamo forse pensando di provare a vincere anche il Mondiale? Forse. Il futuro non lo conosciamo ancora, ma conosciamo il presente e vogliamo concludere dicendo grazie all’Italia per tutte le soddisfazioni che ci ha regalato in questa calda e piacevolissima estate.

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