È emersa agli inizi di giugno la notizia della candidatura dell’ex dirigente del Comune di Luino, l’architetto Stefano Introini, a sindaco di Leggiuno, il paese nel quale risiede (anche se ora si trova a Roma per lavoro).
Sostenuto dalla lista “Civici per Leggiuno” appoggiata da una coalizione di centro-destra, Introini ha già sviluppato idee e progetti da dedicare al paese, al frequentatissimo Eremo di Santa Caterina del Sasso che lì si trova e al Verbano: rilancio del turismo e coinvolgimento attivo dei cittadini sono due dei punti fermi del progetto al quale sta lavorando per il futuro di Leggiuno.
“Qualche mese fa – spiega l’architetto – ho avuto modo di confrontarmi su temi legati al territorio di Arolo rispetto ad alcuni problemi pratici come le ringhiere ed il parcheggio e da lì è nato lo spunto per fare una riflessione più grande, un ragionamento complessivo ovvero l’idea di provare a porre Leggiuno e la sua governance locale che devono esprimersi e ragionare come assoluti protagonisti per lo sviluppo del nostro splendido Lago Maggiore proponendo una vera trade union fra le due sponde lombarda e piemontese”.
“Ci troviamo, peraltro, – prosegue – in un contesto storico in cui siamo favoriti dal decreto del 31 maggio scorso: da lì si aprono le danze per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed i nostri territori lacuali hanno le carte in regola per farsi sentire, dobbiamo avere il coraggio di buttarci, di cogliere l’opportunità che ci viene offerta e di lavorare armonicamente insieme per una finalità comune: lo sviluppo e il rilancio di Leggiuno”.
Introini vuole rivolgersi, in particolare, agli esponenti di Forza Italia e a quelli territoriali e provinciali della Lega: “Devo dire, infatti, che nel centrodestra, con cui ho lavorato per anni a Luino finalmente si esce dalle mere ‘caselle da riempire’ per ragionare in modo compiuto e organico al fine di redigere un progetto complessivo, innovativo e inclusivo di ogni aspetto che afferisce alla vita dei nostri concittadini. L’amico Giuseppe Taldone, vice commissario provinciale di Forza Italia, è stato fra i primi ad interessarsi al progetto, so che la stessa Lega ha dato la sua disponibilità per lavorare assieme per questa squadra ambiziosa. Partire con il piede giusto è perciò assolutamente fondamentale e, quindi, ben vengano gli appoggi di Forza Italia e della Lega ed, anzi, auspico presto l’adesione o, quantomeno l’attenzione ed interesse ad aprire un dialogo proficuo, anche di altre forze civiche utili a dare ulteriore sostegno e vigore alla mia candidatura rispetto ad un progetto dove mi impegno personalmente a garantire massima serietà e dedizione per dimostrare come i movimenti politici, se attenti a cogliere le opportunità che il territorio offre facendo sistema e sintesi fra loro, siano un baluardo fondamentale per la democrazia partecipata quale quella delle elezioni comunali”.
“Nel nostro caso – conclude Introini – si tratta di aprire, fin da ora, un dialogo fra due regioni, con tre province e con tutti i comuni rivieraschi della sponda lombarda, serve avere una squadra articolata che dovrà, sia garantire continuità amministrativa ma anche saper operare un salto di classe e di qualità per poter cogliere le chances della ripresa che arriverà dando da un lato sicurezza e stabilità e dall’altro anche una nuova visione, prospettive più robuste e scenari migliori per la nostra Leggiuno: questo è il progetto che ho in mente e che mi sta a cuore”.
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