Le autorità cantonali hanno denominato “fase 8” la procedura che prende il via oggi e che nei prossimi giorni porterà i cittadini ticinesi over 45 nei centri vaccinali della regione, per ricevere la prima dose del siero anti Covid.
L’annuncio è stato dato nelle scorse ore dal Dipartimento della sanità e della socialità. Un annuncio che si inserisce in un quadro ottimistico, rispetto alla lotta alla pandemia, reso tale da almeno due fattori contingenti.
Il primo di questi è dato dall’andamento della campagna vaccinale, con il 13% della popolazione che ha ricevuto entrambe le dosi: 143 mila quelle somministrate, a fronte di 174 mila dosi consegnate. Il Ticino, come ha sottolineato il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, è tra i cantoni che vaccinano di più. Il ritmo, ad oggi, garantisce efficienza e velocità, soprattutto dopo il traguardo raggiunto e consolidato delle 21 mila dosi inoculate a settimana.
Il secondo fattore attorno a cui ruotano i buoni auspici degli osservatori è legato alle tabelle di monitoraggio sull’evoluzione della malattia. L’incidenza del Covid sta scendendo, ha spiegato oggi pomeriggio da Bellinzona il medico cantonale Giorgio Merlani, durante un incontro con la stampa locale. La regione fa da sfondo a bollettini quotidiani con meno di cinquanta casi, ai quali si sommano contesti specifici in netto miglioramento, come nel caso degli ospedali (l’impatto dei ricoveri è significativamente diminuito) e delle case anziani, entrambi espressione di un dato di fatto che, fino a qui, è forse il più importante: la terza ondata, teorizzata e annunciata come possibile scenario, non si è ancora concretizzata.
Tornando alla cosiddetta “fase 8”, i potenziali destinatari in Canton Ticino sono circa 60 mila. Gli over 45 possono annunciarsi tramite la piattaforma online di riferimento e scegliere successivamente il centro cantonale dove recarsi per ricevere la dose. I presidi sono situati a Giubiasco, Locarno, Lugano, Mendrisio, Tesserete. Quali sono i criteri per la scelta? Il quesito non è scontato, tanto è vero che il Dipartimento della sanità e della socialità vi dedica un appunto: “Invitiamo i cittadini a scegliere il centro di vaccinazione non solo sulla base della vicinanza al proprio domicilio, ma anche tenendo conto dei tempi di attesa (consultabili durante la registrazione, ndr); così facendo, la campagna può procedere più velocemente, garantendo la massima efficienza a tutti i centri”.
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