Italia | 5 Maggio 2021

Da metà maggio arriva il “green pass” nazionale: l’Italia riapre ai turisti

Ieri l’annuncio del Presidente del Consiglio Draghi. I paesi della fascia di confine possono ora sperare nella tanto attesa riapertura delle frontiere con la Svizzera

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Era già nell’aria da qualche settimana, ma ieri, martedì 4 maggio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato – durante la conferenza stampa sulla riunione ministeriale del G20 dedicata al turismo – che dalla seconda metà di maggio sarà disponibile il “pass verde nazionale” che consentirà così all’Italia intera di tornare “a ospitare il mondo”.

Il percorso delle progressive riaperture, dunque, compie un ulteriore passo per dare impulso alla ripresa economica post-Covid del Paese che passa in buona parte attraverso il settore turistico, uno di quelli più duramente colpiti dagli effetti della pandemia.

“Dobbiamo offrire regole chiare, semplici per garantire che i turisti possano venire da noi e viaggiare in Italia in sicurezza. È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze. non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”, ha affermato Draghi, specificando che la misura anticipa quello che sarà il “green pass” europeo che diventerà pienamente operativo a partire dalla seconda metà di giugno.

La certificazione, che consentirà di spostarsi liberamente fra le regioni senza la necessità di osservare un periodo di quarantena, avrà gli stessi requisiti già previsti per le cosiddette “certificazioni verdi”, ovvero: l’attestato di completamento del ciclo di vaccinazione con entrambe le dosi (effettuate con i vaccini autorizzati dall’Ema), il certificato di avvenuta guarigione dal Covid-19 o l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti allo spostamento.

Questo nuovo provvedimento dovrebbe quindi consentire anche la riapertura delle frontiere con la Svizzera – per la quale vale, fino al 15 maggio, l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che prevede la presentazione di un tampone negativo, il rispetto di una mini-quarantena di cinque giorni un ulteriore tampone al termine – e dare all’economia dei centri della fascia di confine, che hanno lungamente sofferto per la prolungata chiusura delle dogane, la tanto attesa spinta verso la ripartenza.

Un’altra novità, anch’essa comunque già preannunciata fin dall’entrata in vigore del nuovo Decreto Legge nonostante le polemiche che si sono susseguite in questi giorni, riguarderà la questione del coprifuoco alle 22: il ministro del Turismo Massimo Garavaglia si è dichiarato “ragionevolmente fiducioso” del fatto che la misura possa essere rivista, favorevolmente, in tempi brevi, sulla base dell’andamento dei contagi e della campagna vaccinale. Sulla stessa linea anche il ministro degli Esteri Luigi di Maio: “La ripartenza passa per il turismo ma passa anche per le riaperture in generale: siamo tutti d’accordo che il coprifuoco debba essere superato e stiamo lavorando per superarlo il prima possibile”.

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