Varese | 3 Maggio 2021

Bocce, raffa femminile: le varesine di Fratelli d’Italia pareggiano con le verbanesi di Possaccio

Match difficile e altalenante per la squadra delle sommesi, che termina un pari sofferto. Bederese A ancora in testa al primo girone della 3° categoria

Tempo medio di lettura: 3 minuti

(a cura di Roberto Bramani Araldi) Eppure, a ben guardare la cartina geografica dell’Alta Italia, Daverio è in provincia di Varese, non lontana dal capoluogo, conta poco più di tremila anime e possiede una storia datata, che risale all’età romana, tanto che il suo nome si farebbe risalire a De Verris, un’antica famiglia ivi residente. Nulla a che vedere con Collegno, comune popoloso di quasi cinquantamila abitanti nella cintura metropolitana di Torino, famoso per il suo manicomio – prima dell’avvento della legge Basaglia che li abolì nel 1978 -, che assurse a grande notorietà a cavallo degli anni trenta per il suo smemorato. E’ diventata una frase idiomatica caratterizzare colui che non ricorda come “lo smemorato di Collegno”, in omaggio all’individuo ricoverato in quel manicomio perché nulla ricordava, creando l’appassionante – per quei tempi – vicenda di Bruneri/Canella.

Ebbene sembra che la squadra femminile Fratelli d’Italia si sia lasciata influenzare dalle vicende collegnesi e abbia improvvisamente dimenticato come si faccia a vincere un incontro a squadre, pur contando su una formazione di tutto rispetto.

Dopo la rovinosa sconfitta con i campioni d’Italia dell’Osteria Grande si pensava che la volontà di riscattare l’opaca prestazione dello scorso fine settimana fosse dirompente nelle ragazze di mister Boschin, invece l’ombra di Collegno si allargava inesorabile sui campi di Daverio.

Nell’individuale dentro Guzzetti al posto di Chicconi: sembrava non ci fosse scampo per la Cipriani all’inizio, ma la Barbara, spietata con bocciate di rara potenza e precisione, dimenticava il prontuario di base per l’accosto, rimanendo con sconcertante regolarità lontana dal pallino, consentendo così alla formichina avversaria di raccogliere un punto dopo l’altro fino all’inevitabile 8-3 a suo favore.

Sull’altra corsia andava in scena quasi la medesima rappresentazione: la terna formata da Chicconi/Gandola/Marchetti rendeva interminabile il set, ma anche in questo caso non sapeva approfittare della giornata non eccezionale di Vlad, che falliva molte bocciate, regalava a piene mani raccogliendo molto poco in situazioni favorevoli, consentendo alla avversarie di rimanere sempre in partita, in un’alternanza di punteggio appassionante, fino alla superba bocciata finale della stessa Vlad – ad alto coefficiente di difficoltà – che sanciva il successo per 8-6 nel set.

Quindi 2-0 per Possaccio e fotografia del match in stile kafkiano.

La ripartenza nei secondi set permetteva alle sommesi di ricuperare la memoria, soprattutto Guzzetti, che ritornava l’implacabile giocatrice ben nota e iniziava a martellare l’avversaria infliggendole un perentorio 8-2, mentre la terna, seppure più a fatica, s’imponeva per 8-4.

Al giro di boa il punteggio era rimesso in equilibrio sul 2-2.

Dopo la sosta la memoria rimaneva vivida, Guzzetti/Gandola maltrattavano senza il minimo ripensamento Cipriani/Guazzoni per 8-1 e sull’altro campo Chicconi/Marchetti non erano affatto meno rigorose, pur lasciandosi assalire da improvvisi attacchi di buonismo, e s’imponevano per 8-5.

Se a quel punto si fosse aperta una sala scommesse sull’esito finale dell’incontro il totalizzatore non avrebbe indotto a investire un euro contro la vittoria delle beniamine di casa, sembrava che non esistessero margini per un’inversione della tendenza, sembrava impossibile che le ragazze piemontesi potessero anche solo sperare di raddrizzare il 4-2 che si era concretizzato a quel momento. Invece … Invece la sindrome di Collegno colpiva ancora inesorabile, nei secondi set le lombarde si trasformavano: da inflessibili guerriere si trasformavano in vittime predestinate e lasciavano rapidamente la competizione sconfitte 8-1 e 8-2, quasi avessero deciso di scambiarsi i ruoli. Il salomonico pareggio non poteva sicuramente rendere liete e soddisfatte le padrone di casa. Ormai solo un miracolo – di quelli enormi, però – potrebbe togliere il successo del girone alle bolognesi, schizzate a nove punti, contro i miserelli due delle altre contendenti: a sole tre giornate dal termine del girone pensare diversamente significherebbe essere immersi nella fantascienza.

PILLOLE DI BOCCE

Campionato italiano Serie A

1° girone – ricupero

Capitino (FR) – Nova Inox Mosciano (TE) 4-4 (45-50)

Coppola/Mercurio/Raponi (FR) – Di Nicola/Patregnani/Rocchetti (TE) 8-5 8-2

Vitto (FR) – Formicone (TE)  3-8 8-6

Buono/Vitto (FR) – Rocchetti/Formicone (TE) 8-5 4-8

Coppola/Mercurio (2° set Mauro) (FR) – Di Nicola/Patregnani (TE) 6-8 0-8

Classifica girone 1

Caccialanza 28, Nova Inox Teramo*17, Enrico Millo 16, Vigasio Villafranca* e  Accessori Moda Napoli 13, Giorgione Treviso 12, Capitino* 8,   Montesanto* 5.

*partite in meno

Campionato Italiano Femminile

1° girone – terza giornata

F.lli d’Italia (VA) – Possaccio (VCO) 4-4 (45-45)

Osteria Grande (BO) – San Pedrino (MI) 5-3 (47-48)

Classifica  

Osteria Grande 9, F.lli d’Italia, Possaccio e San Pedrino 2.

Campionato promozione 3a categoria – 1° girone – 2a giornata

Cadoraghese  – Bederese A  2-6

Cuviese – Malnatese  3-5

Classifica

Bederese A 6, Malnatese 4, Cadoraghese 1, Cuviese 0

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