Lombardia | 24 Marzo 2021

Vaccinazioni anti-Covid in Lombardia: “Vogliamo arrivare quanto prima all’immunizzazione di massa”

Monti: “Concentrati su somministrazione a persone vulnerabili”. Critiche da Pd e M5S: “Il caos continua, nessuna strategia. Regione chieda intervento del Governo”

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“Sono sempre più convinto dell’importanza di questo incontro settimanale che ho fortemente voluto tra Direzione Generale al Welfare e Commissione Sanità. Un modo questo per portare all’attenzione della struttura tecnica le sollecitazioni che arrivano ai rappresentanti dei territori. Molti i temi su cui stiamo lavorando per migliorare, non sono più ammessi passi falsi e vogliamo arrivare quanto prima all’immunizzazione di massa”, ha dichiarato il presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, Emanuele Monti, a margine dell’incontro svoltosi oggi, mercoledì 24 marzo, con il Direttore Generale al Welfare Giovanni Pavesi.

“Sono stati toccati molti punti – ha spiegato Monti – perché, come è evidente, l’attenzione sulla campagna vaccinale e sull’andamento della pandemia è massimo da parte di tutte le forze politiche. Tra le domande sottoposte al Direttore si è toccato il tema dell’agenda di prenotazione e sul recupero dei ritardi accumulati con la sospensione di Astrazeneca. Al fine di reperire telefonicamente e in maniera tempestiva i cittadini che non si presentano all’appuntamento, Regione Lombardia fornisce ai centri vaccinali un elenco integrato con tutte le informazioni, compreso il contatto telefonico. Sul recupero degli appuntamenti annullati a causa della sospensione temporanea delle dosi Astrazeneca, abbiamo già provveduto a richiamare tutti i cittadini e ricollocarli in un arco temporale di al massimo una settimana”.

“Siamo particolarmente concentrati in questi giorni sulla vaccinazione a domicilio dei pazienti vulnerabili. Vogliamo fare presto per coprire anche questa categoria e non lasciare indietro nessuno. A tal proposito – ha aggiunto il consigliere leghista – siamo in attesa dall’INPS dell’elenco dei beneficiari della Legge 104 per individuare tutta la popolazione con disabilità e i loro caregiver. Ieri abbiamo incontrato ATS e ASST per sollecitarli sulla questione e abbiamo deciso di individuare la figura del Vax manager nelle aziende perché si occupi specificatamente della vaccinazione domiciliare. È l’obiettivo primario di questi giorni”.

“Sulle visite ai parenti nelle RSA – ha proseguito – abbiamo chiesto ai direttori sanitari delle strutture di verificare in maniera puntuale se vi siano le condizioni per un ricongiungimento temporaneo. Va considerato che il Ministero della Salute non esclude il rischio di contagio anche per coloro che sono vaccinati. Provvederemo, pertanto, a sostenere gli enti gestori nel migliorare la protezione degli ospiti ma anche a favorire gli incontri fuori dalle strutture in vista della bella stagione. Ora però le indicazioni del Ministero della Salute sono orientate alla prudenza”.

“Andiamo avanti a testa bassa e senza badare alle strumentalizzazioni politiche che ormai hanno monopolizzato la cronaca di queste settimane. Ci siamo dati delle scadenze ben precise e stiamo lavorando per ottemperare al meglio agli impegni presi. Consiglio però alle opposizioni di utilizzare i dati nella maniera adeguata, dando loro una lettura imparziale come l’analisi statistica ed epidemiologica richiedono”, ha concluso Monti.

“Ritardi per gli over 80, nessuna certezza sul programma di somministrazioni ai disabili. Il caos della campagna vaccinale continua”, è il commento del consigliere regionale e capodelegazione del Partito Democratico in Commissione sanità, Samuele Astuti.

“Anche oggi – ha affermato Astuti – non abbiamo ricevuto alcuna risposta certa. Il quadro è sconfortante. Intanto la Lombardia continua a procedere senza alcuna strategia. È di questa mattina il richiamo di Draghi alle Regioni che danno priorità ad altre categorie rispetto agli over 80. E la Lombardia è sicuramente fra queste: ancora oggi in Commissione era in programma la discussione di una mozione della maggioranza che chiedeva di privilegiare l’ennesima categoria non prevista dalle direttive nazionali, come era già accaduto più volte in consiglio”.

“Stesso caos – ha sottolineato l’esponente dem – per quanto riguarda i riservisti, coloro che devono essere chiamati nel caso in cui rimangano dosi residue. Non essendoci alcuna indicazione univoca e chiara da parte della Regione, ogni Asst segue propri criteri, difficili da verificare”. Ma non solo: “Sui  tempi dei vaccini per le persone disabili – ha proseguito Astuti – non c’è alcuna certezza. Solo oggi sono stati chiesti all’Inps gli elenchi dei beneficiari della legge 104, dati che peraltro la Regione dovrebbe già avere, avendo da tempo attivato diverse misure in loro favore, ma nella totale confusione non riesce neppure a trovare. Tutto questo mentre continua a esserci una grande confusione sui dati relativi alle vaccinazioni degli over 80. Moratti sostiene che ne è stato vaccinato il 50%, ma questo dato si riferisce a chi ne ha fatto richiesta o era ospite di un rsa e non al totale”, ha concluso il capodelegazione Pd in Commissione Sanità.

Altre critiche sono giunte dal capogruppo M5S in consiglio regionale, Massimo De Rosa: “Regione Lombardia chieda aiuto al governo. La Giunta si è dimostrata inadeguata nella gestione del piano vaccinale lombardo”. L’esponente dei 5 Stelle ha inoltre annunciato il deposito di una mozione che impegni il Consiglio a procedere in tal senso.

Il modello-lombardo è diventato quello del caos. Il centrodestra è a pezzi e a fronte di problemi e ritardi risponde con giri di poltrone e regolamenti di conti interni. Intanto gli over 80 attendono ancora l’SMS di conferma di prenotazioni. Vaccinarsi in Lombardia è diventata una lotteria. È evidente che il super commissario Bertolaso si sia dimostrato più adatto alle conferenze stampa e ai salotti televisivi, piuttosto che ad affrontare l’emergenza. Più pratico dell’annuncio, piuttosto che della soluzione ai problemi. Le sue scelte hanno causato ritardi. I ritardi hanno causato danni. Deve liberare la Lombardia dal proprio fardello. Per questo chiediamo – ha concluso De Rosa – intervenga immediatamente il governo, con la nomina di un commissario al piano vaccini che metta ordine nel disastro del centrodestra lombardo”.

“È urgente fare chiarezza circa la gestione di ARIA e pertanto chiederemo che si proceda con l’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di ARIA dopo aver fatto valere la revoca per giusta causa. Il danno d’immagine che è stato fatto alla Lombardia è enorme e qualcuno deve rispondere dei danni diretti ed indiretti dovuti alla mancanza di diligenza di amministratori e dirigenti. Se così non avverrà significa che vi è connivenza e corresponsabilità da parte della giunta regionale”, ha invece dichiarato il consigliere M5S Marco Fumagalli.

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