Castelveccana | 15 Febbraio 2021

Castelveccana, le iscrizioni non bastano: niente prima elementare alla “Granelli”

In corso confronti fra i sindaci Pezza e Colombaroli. Sul tavolo ipotesi “scuola di montagna” per creare pluriclassi: “Non possiamo perdere questa identità locale”

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Pochi bambini – non abbastanza – e, di conseguenza, niente classe prima alla scuola primaria “Bruno Granelli” di Castelveccana per il prossimo anno scolastico.

La notizia è arrivata proprio in questi giorni, a poco tempo dalla conclusione del periodo deputato alle iscrizioni ai vari cicli di istruzione, ed è certamente un boccone amaro per tutto il paese.

Stando alle disposizioni del Miur, infatti, sono necessari almeno 15 alunni per costituire una classe e non bastano dunque i 9 che hanno scelto di frequentare le elementari a Castelveccana: “Purtroppo, per noi è una grande perdita e la prospettiva per gli anni a venire non è rosea a causa del decrescere delle nascite con una media di 10 futuri alunni anche nei prossimi anni”, spiega il sindaco Luciano Pezza sul quotidiano locale La Prealpina.

Da qui, è immediatamente scattato un primo confronto fra il primo cittadino, il suo omologo di Porto Valtravaglia, Ermes Colombaroli, e la direzione scolastica per ragionare su una soluzione condivisa e, successivamente, i due sindaci si sono incontrati nuovamente per ridiscutere la situazione: come riporta Prealpina, dal recente scambio fra le due amministrazioni è emerso anche che, con l’arrivo degli studenti di Castelveccana, il plesso di Porto Valtravaglia avrebbe la necessità di far partire non una, bensì due classi prime, dal momento che gli alunni sarebbero 33. Per questo motivo Colombaroli ha avviato una valutazione dei locali della scuola per verificarne l’agibilità in questo senso.

Una possibilità ventilata da Pezza per Castelveccana, invece, è quella di ottenere dal Miur il riconoscimento dello status di “scuola di montagna”, che consentirebbe la creazione di pluriclassi: si tratta, nello specifico, di classi composte da un minimo di 8 a un massimo di 18 alunni appartenenti ad annualità diverse – per esempio prima e seconda primaria -, con le quali si potrebbe quindi ovviare ai bassi numeri, insufficienti ad avviare classi distinte. Da un’indagine dell’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa (Indire), citata sulle colonne del quotidiano locale, le scuole con pluriclassi in tutta la penisola sono 1.460, sono distribuite prevalentemente nelle regioni del Nord (ma anche nel Sud Italia) e coinvolgono circa 30mila studenti, in maggior parte della primaria.

“Siamo particolarmente rammaricati per questa situazione anche per gli investimenti sostenuti anche nel 2020 per migliorare sempre più la nostra scuola – ha dichiarato Pezza su Prealpina – e continuerà il confronto tra amministrazioni e istituzioni scolastiche affinché noi e nessun Comune rischi di perdere una identità locale così importante. soprattutto nei comuni appartenenti alla Comunità montana”.

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