Cuveglio | 21 Gennaio 2021

Cuveglio, il “Mercatino a chilometro zero” riconosciuto a livello provinciale

Un premio per i produttori locali, a breve un nuovo bando per ampliare l'offerta ai clienti. Furigo: "Valorizzazione e sostegno per combattere la crisi"

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Il mercatino a chilometro zero di Cuveglio, positivo esempio di valorizzazione del territorio attraverso un’iniziativa passata in pochi mesi da sperimentazione ad appuntamento fisso, diventa un mercato a tutti gli effetti.

A decretare lo status è un nuovo regolamento approvato di recente in Consiglio comunale, che certifica il riconoscimento a livello provinciale e regionale della manifestazione che puntualmente, da un anno a questa parte, Covid permettendo, viene proposta alla comunità non solo di Cuveglio ma dell’intera valle, attraverso la superficie pubblica di piazza Marconi.

Al regolamento è legata la pubblicazione di un nuovo bando di concorso che sarà presto disponibile. Un atto dovuto e burocratico che è però connesso direttamente all’essenza del traguardo e a ciò che rappresenta, ovvero la possibilità di arricchire ulteriormente l’offerta tra i banchi e ampliare la platea degli ambulanti.

L’appartenenza ad un circuito di agricoltori della valle, e più in generale dell’alto Varesotto, resta una prerogativa per chi fosse interessato ad uno spazio tra le bancarelle dove miele, formaggi, vini e verdure – giusto per citare alcuni esempi – sono espressione di una tradizione enogastronomica che si appresta a godere di una rinnovata certificazione di qualità e affidabilità, da spendere a stretto contatto con i luoghi a cui passione e lavoro devono la loro origine.

“La storia del mercato a chilometro zero è partita circa un anno fa – racconta l’assessore cuvegliese Renato Furigo – quando visitando i paesi della valle e osservando il sacrificio dei tanti produttori locali, ci siamo chiesti come poterli aiutare in modo concreto, offrendo loro un’occasione per incontrare nuovi clienti e ottenere visibilità, ovvero ciò che nella maggior parte dei casi mancava ai loro prodotti”.

Da qui l’idea del mercatino, e quella di stilare un regolamento che avesse come unico requisito la specificità del legame con il territorio. Alla prima edizione è seguita la seconda, poi la terza, la quarta e tutte le altre, fino alla quattordicesima e all’acquisizione di una centralità, oggi premiata.

Tra le soddisfazioni ottenute, una ha i tratti della coesione sociale, raggiunta insieme al mondo del volontariato e ad una delle sue espressioni più limpide e di successo nel contesto delle valli del Luinese. Il mercatino ha infatti permesso ai ragazzi seguiti dall’associazione Costa Sorriso e dai centri psico sociali di Luino e di Laveno, di esporre i frutti ricavati dal laboratorio di orticoltura promosso da Comunità del Bostano (associazione lavenese che ha sede in un ex convento) e da ASST Sette Laghi. Un laboratorio che oggi è una scommessa vinta per l’affiatamento del gruppo (tra i cui protagonisti spicca la presenza dello staff del Grotto del Sorriso di Cassano Valcuvia) e per le capacità e le tecniche ottenute e affinate durante le giornate di lavoro nel campo coltivabile di 600 metri quadri circa messo a disposizione.

Gli ostacoli sorti con il coronavirus non hanno oscurato il mercato di Cuveglio, che in questo mese di gennaio si è puntualmente ripresentato agli affezionati avventori. La prossima data è già in calendario per domenica 31.

“Abbiamo fornito un appoggio ai nostri produttori negli ultimi difficili mesi – sottolinea ancora in conclusione l’assessore Furigo – senza il quale la crisi sarebbe stata sicuramente peggiore. Ora questa iniziativa gode di un importante titolo, da cui gli agricoltori trarranno ulteriori vantaggi. E per me è motivo di grande felicità”.

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