Brenta | 16 Dicembre 2020

Brenta, la via dell’arte porta lontano dal Covid

L'esempio di rinascita ereditato dai mosaici di Arend trasmette ottimismo. Decine di luoghi in paese hanno ripreso vita grazie al ragazzo originario del borgo

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Se Brenta oggi si presenta alle porte della Valcuvia come un colorato e vivace paese da scoprire, lo deve soprattutto alla passione per l’arte e all’indiscutibile talento di Andrea “Arend” Sala, il 34enne originario del paese che dal suo laboratorio di piazza Diaz assembla tessere in marmo creando opere che donano luce e nuova vita alle abitazioni e ai luoghi pubblici, del centro storico e non solo.

Da lui nel pieno dell’estate, segnata dal dramma del Covid, sono partiti i progetti di rinascita artistica del borgo che hanno coinvolto associazioni, attività commerciali e, soprattutto, tanti giovani e giovanissimi, tra cui gli oltre cento alunni della scuola primaria che sotto la guida dell’artista hanno messo mano ai muri anonimi della piazza, trasformandoli in opere dai colori accesi in cui la natura si unisce al cielo, rendendo speciale un luogo che prima era un parcheggio come tanti.

Sono decine gli angoli e le località di Brenta che hanno cambiato aspetto e significato grazie ad Arend, e non è un caso che la facciata del palazzo comunale porti la sua “firma”, perfettamente distinguibile nelle tessere di marmo che compongono lo stemma del paese. C’è poi il mosaico della Madonna al cimitero situato accanto alla chiesa di San Quirico; ci sono i murales ispirati alla vita rurale, davanti all’asilo, e l’opera realizzata su una facciata della scuola elementare, anche in questo caso coinvolgendo i più piccoli, regalando loro momenti di divertimento e spunti per appassionarsi a qualcosa di autentico.

Le tessere che hanno illuminato di vitalità il paese si incontrano anche nelle targhe delle vie e sui muri del bed and breakfast che Andrea Sala gestisce. Una struttura nata dal recupero di un’antica casa di famiglia che prima del Covid accoglieva artisti, provenienti anche dall’estero, e turisti attratti dal connubio tra creatività, natura e storia che caratterizza l’identità del borgo. Un fulgido esempio di valorizzazione e rinascita che accompagnerà la comunità fuori dall’incubo di questi difficili mesi.

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